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FIRENZE, 11 MARZO 2013- “Se ci fosse un voto di fiducia dei gruppi M5S mi ritirerei dalla politica”. Con queste inequivocabili parole Beppe Grillo esprime nuovamente il concetto: nessuna alleanza politica. Questa volta l’ex comico ha tuonato di persona, rivolgendosi a tutti in un albergo della Capitale ma si è affidato anche a un tweet sul noto social network. Sulla stessa lunghezza d’onda il suo “colonnello” Roberto Casaleggio, come appurato nei giorni scorsi.
Tuttavia uno spiraglio pro Pd sembra aprirsi all’interno del M5S. Si tratta di uno pertugio a dire il vero aperto da un’esigua minoranza del movimento. Il neo deputato lombardo Ivan Catalano non ha escluso che il Movimento 5 Stelle possa votare la fiducia al Pd, decisione che dovrebbe essere presa attraverso un referendum, considerando il cul-de-sac politico-istituzionale. L’incauto grillino è stato catechizzato a dovere e la sua apertura è stata minimizzata se non addirittura stroncata dai big del Movimento 5 Stelle.
I capigruppo parlamentari, Vito Crimi e Roberta Lombardo hanno ribadito che sosterranno solo ed esclusivamente un governo “5 stelle”. E’ questo che i rappresentanti del M5S proporranno a Giorgio Napolitano. “Il Pd non ci ha fatto nessuna proposta sulle presidenze delle Camere - ha precisato Crimi - Tramite un suo esponente, ci ha fatto una semplice telefona istituzionale nella quale ci è stato detto che ci avrebbero comunicato i due nomi che loro proporranno”. ”Non ci risulta alcun mercato delle vacche“, ha dichiarato il capogruppo M5S al Senato, che ha aggiunto: “Non abbiamo deciso ancora il nome del nostro premier perché per noi l’importante è lavorare sui 20 punti del nostro programma. Se Napolitano dovesse accogliere la nostra proposta - ha concluso il neo senatore - saremo pronti a comunicare il nome”. Stesse posizioni espresse dalla sua omologa alla Camera dei Deputati Roberta Lombardi: “Nel movimento c’è una discussione, ma noi non facciamo alleanze con i partiti - ha sottolineato - Mai stati margini di trattativa, non faremo la stampella di nessuno”. Vito Crimi si è così espresso sull’appello di Roberto Saviano in favore di un’alleanza con il Partito democratico: “L'appello di Saviano non l'ho letto, non leggo questo genere di appelli”. Sarcasmo evidente e rifiuto implicito.
Annullato infine il “corteo” di eletti grillini e cittadini dal Colosseo al Parlamento proposto dal neo deputato Vignaroli. Di questi tempi è il no a dominare nel M5S.[MORE]
Davide Scaglione
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