Il Premio Internazionale Vicenzo Torriani "Cuore d'Argento" va al ciclista Davide Cassani
Sport Toscana

Il Premio Internazionale Vicenzo Torriani "Cuore d'Argento" va al ciclista Davide Cassani

mercoledì 5 settembre, 2012

Forte dei Marmi (Lucca) 5 settembre 2012 - Il commentatore di Rai Sport è un ex ciclista su strada, vincitore di due tappe del Giro l’Italia. Il Premio Torriani consegnato a  Bernard Hinault, Ugo De Rosa e Michil Costa. La cerimonia si svolgerà il 7 settembre alla Capannina di Forte dei Marmi (Lucca), viale della Repubblica 16, ore 18,30. www.premiodemartino.it
 
Aldo De Martino, maestro di giornalismo sportivo, istituì il Premio Torriani "per chi ama il ciclismo e lo fa vivere" nel 1998 con gli amici dell'Associazione Emilio e Aldo De Martino "Amore per lo Sport e per la Vita".
Dopo la scomparsa di Aldo, il "Cuore d'Argento Memorial Aldo De Martino”, assegnato annualmente nell’ambito del Premio Torriani, è dedicato ai giornalisti che alimentano la passione più sana per la vita e lo sport, ispirandosi all’interesse profuso da Aldo e dal padre Emilio per questi valori nella loro vita professionale.[MORE]

Per l’edizione 2012 il Cuore d’Argento andrà al commentatore di Rai Sport due volte vincitore di Tappa al Giro d'Italia Davide Cassani. La cerimonia si svolge venerdì 7 settembre alla Capannina di Forte dei Marmi, ore 18.30.

Cassani è stato un professionista del ciclismo su strada, nelle gambe ha più di 500 mila Km. Come commentatore tecnico in TV, sono famose le sue ricognizioni in bicicletta per tutte le tappe del Giro d'Italia che oramai da anni lo vedono protagonista.

Con il Memorial, l'Associazione Emilio e Aldo De Martino "Amore per lo Sport e per la Vita" vuole celebrare l'unità e il vigore del mondo dello sport, della cultura non emotiva, ma entusiasta di questa attività, portando in primo piano come riflessione e libertà i protagonisti legati all'agonismo e alla salute, al tempo libero.
Saranno insigniti del Premio Torriani Bernard Hinault, Ugo De Rosa e Michil Costa.

DAVIDE CASSANI - Profilo
Nato a Faenza il 1º gennaio 1961, è stato un professionista del ciclismo su strada dal 1982 al 1996, nel suo palmares spiccano due tappe al Giro d'Italia. Specialista nelle fughe da lontano e considerato uno dei migliori gregari nei primi anni novanta (non a caso ha vestito spesso la maglia della nazionale italiana nei Mondiali su strada), ha avuto l'onore di indossare la maglia a pois del Tour e al suo attivo vanta 27 vittorie, più di 500 mila chilometri nelle gambe, oltre 1500 corse tra cui 12 Giri d'Italia, nove Tour de France e nove partecipazioni ai campionati del mondo. Tra i suoi risultati più prestigiosi figurano un settimo posto conseguito al Campionato mondiale 1988 disputato in Belgio, il Giro dell'Emilia conquistato nel 1990, nel 1991 e nel 1995, la Milano-Torino nel 1991, due tappe al Giro (1991, 1993), il Trofeo dello Scalatore nel 1991, un nono posto ai Mondiali 1991 a Stoccarda, il Giro del Mediterraneo del 1994 e due edizioni della Coppa Agostoni.
Ritiratosi dall'attività agonistica, viene notato dall'allora direttore di Rai Sport Marino Bartoletti che gli affida il ruolo di commentatore delle gare ciclistiche Rai Sport al fianco dapprima di Adriano De Zan, di Auro Bulbarelli e dal 2010 di Francesco Pancani. Molto famose sono le ricognizioni in bicicletta per tutte le tappe del Giro d'Italia che ormai da anni lo vedono protagonista.

EMILIO E ALDO DE MARTINO - Profili
Emilio De Martino fu ideatore e primo responsabile della Rubrica Sportiva al Corriere della Sera, direttore della Gazzetta dello Sport e dei più illustri periodici sportivi dell’epoca, quando la tv non c’era ancora (esplose 4 anni prima della sua morte) e commediografo di successo.

È stato uno dei più popolari giornalisti italiani, vibrante interprete del gesto agonistico e fantasioso evocatore di immagini a beneficio di un pubblico legato ai grandi avvenimenti appunto solo attraverso giornali e radio.
Chi ha conosciuto e frequentato Aldo dai tempi giovanili, sa che è materialmente impossibile tracciare o tentare di condensare il suo identikit. Qualunque cosa venga in mente, Aldo sicuramente l’aveva sperimentata o pensata. Per una semplicissima ragione: perché Aldo era un uomo curioso, molto curioso, estremamente curioso, destinato a passare di esperienza in esperienza.

Giovanissimo si avventura nel mondo delle agenzie quando le agenzie praticamente non esistevano, passando dai vertici di Agisport e di Sportinformazioni, fondamentali per l’esistenza e il nutrimento delle rubriche sportive dei quotidiani. Poi Aldo è stato fondatore e Direttore della prima pubblicazione del centro universitario sportivo (CUSI) e curatore dal 1965 della partitura dell’Agenda Ina-Sport, prezioso compendio delle vicende sportive, in pratica una sorta di referente di ogni redazione sportiva.

Alla Rai Aldo assume la responsabilità prima della redazione sportiva milanese (firmando fra l’altro l’esordio della Domenica Sportiva con la celebre moviola), poi di quella nazionale e infine, per 16 anni, del Centro di produzione milanese, firmando i programmi più famosi, e non solo sportivi! e i più seguiti di tutti i tempi della tv italiana. I molteplici interessi portarono Aldo, amante della pittura e amico di celebri artisti, a promuovere iniziative di altissimo spessore, anche come Rettore per trent’anni della rinata Academia degli Inquieti (con una c sola) e per i Rotary.

Dal 2008, in omaggio alla poliedrica attività di Emilio e Aldo, il Premio Internazionale “Amore per lo Sport e per la Vita” intitolato oggi a padre e figlio, continua a celebrare i loro successi facendo vivere la loro grande umanità e cultura.


(notizia segnalata da erika fontana)


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