Il reato di depistaggio ora è legge: la Camera da il si definitivo
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ROMA - La Camera dei Deputati ha approvato in via definitiva con 325 sì, un no e 14 astenuti, la proposta di legge di Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione vittime della strage di Bologna, che introduce il reato di depistaggio. La pena inflitta sarà da 3 a 8 anni, ma potrà salire a 12 quando è commesso in un processo per reati gravi come la strage. [MORE]
Pene severe per i pubblici ufficiali che depistano, si rischia ora da 3 a 8 anni di carcere. Il nuovo delitto di frode in processo penale e depistaggio, infatti, punisce il pubblico ufficiale o l'incaricato di pubblico servizio che, allo scopo di ostacolare o impedire indagini o processi, modifica il corpo del reato o la scena del crimine oppure mente o è reticente. Se vengono distrutte, occultate o alterate prove, oppure si creano false piste la pena aumenta da un terzo alla metà.
L'inasprimento di pena (reclusione da 6 a 12 anni) scatta anche quando il reato riguarda processi per stragi e terrorismo, mafia e associazioni segrete, traffico di armi e materiale nucleare, chimico o biologico, o altri gravi delitti come la tratta di persone e il sequestro a scopo estorsivo. Se la condanna supera i 3 anni si applica l'interdizione perpetua dai pubblici uffici.
Una riduzione di pena - da metà fino a due terzi – sarà attuata a chi si adopera a ripristinare lo stato della scena del reato e delle prove o a evitare conseguenze ulteriori oppure aiuta i magistrati a individuare i colpevoli del depistaggio.
Soddisfazione nelle parole del premier, Matteo Renzi: «Approvata oggi la legge sul depistaggio. Una scelta giusta, un atto dovuto. Un pensiero alle famiglie delle vittime delle stragi #lavoltabuona», scrive su Twitter.
Giuseppe Sanzi
(fonte immagine interno.gov.it)