Immigrazione, emergenza in Asia: Filippine pronte ad accogliere Rohingya e bangladesi
Estero Valle d'Aosta

Immigrazione, emergenza in Asia: Filippine pronte ad accogliere Rohingya e bangladesi

mercoledì 20 maggio, 2015

 KUALA LUMPUR, 20 MAGGIO 2015 – Il governo delle Filippine si è detto pronto ad accogliere i profughi della comunità Rohingya che fuggono via mare dalla Birmania e i migranti provenienti dal Bangladesh, dopo che negli ultimi giorni sono stati respinti dai governi di Malesia, Indonesia e Thailandia nelle acque dell'Oceano Atlantico e dello Stretto di Malacca. Il portavoce del ministero degli Esteri filippino Charles Jose ha fatto sapere di aver preso l'impegno con le Nazioni Unite, già con la firma della Convenzione Onu del 1951, e di ritenersi dunque “in dovere di fornire assistenza umanitaria ai richiedenti asilo”.

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«Ancora non possiamo fornire dettagli sul tipo di aiuto che sarà dato», ha spiegato Jose, «ma stiamo dicendo quale sarà in generale la nostra politica». Sulla stessa linea anche il dipartimento di giustizia filippino: «Se ci sono persone a bordo di una barca che vengono da noi in cerca di protezione da parte del nostro governo, c'è un processo preciso, esistono meccanismi per gestire i rifugiati e i richiedenti asilo».

La comunità Rohingya è una minoranza musulmana presente in Birmania, perseguitata dalla maggioranza buddista. Sono circa 1,3 milioni i Rohingya che nel paese non hanno alcun diritto di cittadinanza, né possono accedere alle strutture scolastiche o sanitarie. L'apertura delle Filippine arriva in contemporanea con gli appelli dell'Onu ai governi di Malesia, Indonesia e Thailandia: è necessario che i tre paesi dell'area proteggano i migranti e i rifugiati “bloccati a bordo di imbarcazioni nel golfo del Bengala e del Mare delle Andamane”, favorendo gli sbarchi in sicurezza e salvando le vite umane, oltre a fornire protezione e rispetto nei confronti della dignità umana.

Sulla questione è intervenuto anche il segretario delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, che in una conversazione telefonica con i primi ministri di Malesia e Thailandia aveva offerto il supporto dell'Onu. I paesi interessati finora hanno messo in atto una politica di respingimento, fornendo cibo e acqua ai migranti bloccati in mare ma intervenendo solo in caso di imminente rischio di affondare. Per oggi è previsto un vertice di emergenza tra i ministri degli Esteri dei tre paesi a Kuala Lumpur, mentre, data la pressione internazionale, è stata fissata al 29 maggio una riunione straordinaria a Bangkok per affrontare al meglio l'emergenza.

Foto: makemefeed.com

Dino Buonaiuto


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