Intervista a Carlo Giovani, candidato al CNSU con Unilab Svoltastudenti
Politica Lombardia Milano

Intervista a Carlo Giovani, candidato al CNSU con Unilab Svoltastudenti

domenica 12 maggio, 2019

MILANO 12 MAGGIO - Si avvicinano le elezioni studentesche, i prossimi 14 e 15 maggio tutti gli studenti universitari Italiani saranno chiamati alle urne per rinnovare il Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari (CNSU): il più alto organo consultivo di rappresentanza che fornisce pareri direttamente al MInistro dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca. Inoltre molte università in quei due giorni rinnoveranno tutte le cariche interne. Noi siamo andati a conoscere a Milano, nel Politecnico, la students’ Union apartitica e aconfessionale Svoltastudenti, intervistando CARLO GIOVANI, candidato al CNSU con il network Unilab Svoltastudenti e due candidati al Senato Accademico: ALESSIO ROCCA e LORENZO DIONIGI.

Carlo, cos’è Svoltastudenti?

"Un gruppo di ragazzi e ragazze che condivide due anime: un’anima di rappresentanza, apartitica ed aconfessionale, indipendente da ogni ideologia esterna all'universitá. Un'anima associativa, che organizza viaggi ed eventi, per portare il #beyondlessons, un valore di questa realtà, nella vita universitaria di tutti noi. Un gruppo di studenti per studenti, che sogna un'universitá che formi prima di tutto persone, e per questo lavoriamo ogni giorno per portare al Politecnico di Milano più internazionalizzazione, sport e musica, rimanendo sempre attenta al riconoscimento del merito ed al diritto allo studio.”

Cos'è il CNSU e quali punti vorresti portare a Roma?

"Il CNSU, Consiglio Nazionale degli Studenti Universitari, è un organo consultivo ministeriale del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, che si pone l’obiettivo di essere l’occasione di dialogo tra il ministro ed il suo staff e gli studenti universitari italiani.

30 studenti rappresentano tutti gli studenti d’Italia, esprimendo pareri in merito all’attribuzione di fondi, alla didattica e tutti i temi che riguardano l’università.

Io mi candido con il network apartitico ed aconfessionale a cui aderiamo da molti anni, Unilab Svoltastudenti, per le regioni Lombardia, Liguria e Piemonte ed ho scritto 10 punti che mi piacerebbe portare a Roma e si possono trovare al sito carlogiovani.it.

Ne citerò tre, che ritengo particolarmente interessanti: il primo riguarda la possibilità di introdurre la doppia immatricolazione a due corsi di laurea, superando il Regio Decreto 1592 del 1933, andando a permettere a chi studia al conservatorio di frequentare contemporaneamente un corso di laurea e permettere l’introduzione del minor degree, ovvero la possibilità di frequentare 30 CFU durante la magistrale inerenti crediti di un altro corso di studi, per permettere al nostro curriculum di avere maggiore incisività sul mercato del lavoro e creare sfumature nuove delle varie professioni.

Un altro punto secondo me molto interessante è la possibilità di introdurre un servizio medico per gli studenti fuorisede, evitando di dover lasciare il proprio medico di base se si va a studiare in un’altra città o dover ricorrere al pronto soccorso o guardia medica anche per una semplice allergia stagionale ed influenza. Vorrei inoltre chiedere alla politica di adoperarsi affinché venga permesso il voto fuorisede, per permettere agli studenti di votare anche nella città dove studiano.

Infine credo sarebbe utile creare una piattaforma nazionale per permettere agli studenti di informarsi riguardo l’erasmus e poter scegliere la meta dove si recheranno informandosi per tempo su tutti i vari aspetti della loro futura esperienza, magari usufruendo anche delle opinioni di colleghi che sono già partiti.

Mi piacerebbe riuscire a migliorare, durante il mio mandato, la condizione dei nostri atenei, impegnandomi per un'università di respiro internazionale, con didattica di qualità, welfare garantito e formazione innovativa."

Quali sono i punti salienti degli ultimi tre anni di rappresentanza?

"Nell’ultimo periodo il CNSU ha assunto posizioni sempre più ideologiche, in cui fazioni di epoche politiche ormai archiviate si sono scontrate, in una dialettica completamente scollegata dallo stato del paese e dalle possibilità reali di intervento sul sistema universitario.

È stata proprio questa constatazione che ci ha spinto alla costruzione di un progetto di partecipazione "civica" che, grazie al confronto con le realtà del territorio, abbiamo chiamato Unilab Svoltastudenti. Questo è nato 6 anni fa nel distretto II, con base a Milano, ed ora, si è esteso su livello nazionale in tutti i distretti elettorali.

Speriamo che questa novità possa convincere gli studenti e portare un cambiamento nelle dinamiche del Consiglio stesso."

Alessio, entriamo invece nel Politecnico di Milano, quali credi siano i punti più importanti del vostro programma elettorale?

"Noi, oltre a portare avanti le battaglie principali e fondamentali della rappresentanza, quali il diritto allo studio e i premi al merito, vogliamo provare a portare un pò di innovazione: proponiamo la creazione di una piattaforma di skill-sharing al fine di permettere agli studenti di fare network e acquisire soft-skill attraverso collaborazioni interdisciplinari, in particolare uno dei nostri obiettivi è quello di introdurre la possibilità di stendere tesi multidisciplinari tra i differenti corsi di ingegneria, architettura e design. Siamo, inoltre, fermamente convinti che la vita universitaria non debba fermarsi solo alla lezione frontale del docente, dunque proponiamo la creazione di spazi fitness e palestre indoor, soprattutto nel Campus Bovisa, potenziando sempre di più il rapporto tra gli studenti e lo sport. Infine, sappiamo che su oltre 43 mila studenti sono centinaia e centinaia i musicisti che hanno smesso di suonare, non avendo modo di coltivare le proprie passioni. Ed è per questo che proponiamo la creazione di Aule Musicali dove poter sviluppare la propria creatività suonando, al fine di creare un network di studenti-musicisti per formare band ufficiali e un’orchestra di Ateneo."

Lorenzo, cos’altro ritieni di dover aggiungere?

"Ci sono delle proposte che ho voluto fortemente che si aggiungessero al programma. Vista la scarsa partecipazione alla rappresentanza studentesca, ho pensato che gli studenti potrebbero fornirci la loro opinione in merito alle iniziative che i rappresentanti eletti sosterranno in Senato accademico tramite dei questionari a cui poter rispondere sui Servizi Online dell'Ateneo.

In più, vista la nostra particolare attenzione alla didattica, proponiamo di rendere il Politecnico più Tecnico aggiungendo dei laboratori in collaborazione con aziende, eventi e cantieri. Pensiamo, infatti, che questo sarebbe un modo per formare noi studenti in modo completo affiancando, un approccio pratico ad ogni aspetto teorico studiato. C'è da dire che per molti corsi di studio l'ateneo fa già molto a riguardo."

Alessio, perchè credete fortemente nell’apartiticità e nell’aconfessionalità?

"Rispondo con uno slogan del nostro network Unilab Svoltastudenti: "Le idee uniscono, le ideologie dividono". Siamo convinti che la rappresentanza universitaria, per essere portata avanti nella giusta misura e nel migliore dei modi, debba avere come elementi essenziali questi due concetti e debba essere slegata da qualsiasi tipo di ideologia."

Lorenzo, concludiamo con una domanda molto pratica, quale spazio dà l’Ateneo alle liste di rappresentanza e dove possono trovarvi gli studenti?

"Gli studenti sanno che nei loro corsi di studio ci sono dei ragazzi, studenti come loro, che sono i primi con cui possono interagire come rappresentanti nei vari organi. Possono proporre loro idee, iniziative e segnalare problematiche. Le liste, inoltre, hanno le loro sedi negli edifici del campus di Bovisa e di Leonardo.

In questi anni, ed in vista delle elezioni del 14-15 di Maggio, l’Ateneo ha permesso a noi studenti di avere i nostri spazi pubblicitari nelle bacheche elettorali e dei momenti di confronto con gli altri candidati durante le lezioni.

Questo è molto importante secondo noi per rendere più partecipi gli studenti alla vita e alle decisioni della nostra università."

Nicola Cundó


Autore
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