L'Aquila, mazzette per la ricostruzione dopo il terremoto. Sette arresti
Politica Abruzzo

L'Aquila, mazzette per la ricostruzione dopo il terremoto. Sette arresti

giovedì 13 ottobre, 2016

AQUILA, 13 OTTOBRE - Sette persone, tra tecnici progettisti, imprenditori e pubblici ufficiali, sono finiti agli arresti domiciliari su disposizione di Gianluca Sarandrea, il Gip del tripunale di Pescara, per associazione a delinquere, concussione, turbativa d'asta, falso in atto pubblico, induzione indebita a dare o promettere e corruzione. Gli imputati erano coinvolti nel “Piano Abruzzo”, che prevedeva la gestione delle costruzioni dopo il sisma avvenuto nel 2009 all'Aquila. [MORE]

Le indagini, coordinate da Cristina Tedeschini, procuratore della Procura della Repubblica di Pescara e dai sostituti Anna Rita Mantini e Mirvana Di Serio, sarebbero iniziate dalle dichiarazione di un imprenditore a cui erano stati aggiudicati tre appalti per la ricostruzione di alcuni edifici nel Comune di Bussi sul Tirino. I lavori avrebbero avuto un valore pari a otto milioni di euro, e il direttore avrebbe chiesto una tangente del 12% per dividerla con altri tecnici coinvolti.

L'operazione è stata denominata “Earthquake”, e nel corso delle indagini, effettuate tramite intercettazioni telefoniche e perquisizioni è stato eseguito il sequestro preventivo di 330 mila euro. Sarebbe stato trovato anche il piano, definito “Abruzzo”, per gestire la ricostruzione privata degli edifici.

Il piano, da quanto è emerso dalle prime indagini, si basava sull'accaparramento degli incarichi di progettazione, così da ottenere una posizione di monopolio degli affidamenti dei lavori. Questo avrebbe quindi costretto le ditte ad erogare ingenti somme di denaro per poter accedere al mercato degli appalti.

Chiara Fossati

immagine da www.skytg24.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Politica.