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Lavoratori e azienda raggiungono l'accordo per le industrie Natuzzi

Redazione
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Lavoratori e azienda raggiungono l'accordo per le industrie Natuzzi
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 SANTERAMO IN COLLE (BA) 17 Febbraio 2014- Ci sono voluti i blocchi ai cancelli e un paio di giorni di tensione per arrivare a discutere in separata sede. La rimozione dei blocchi era la conditio sine qua non per aprire il tavolo della trattativa.[MORE]

Con un malcontento piuttosto diffuso, i lavoratori hanno smontato i presidi e venerdì 14 febbraio una delegazione ha raggiunto Bari e la sede dell’assessorato al Lavoro, dove l’azienda e le parti sociali hanno raggiunto l’accordo. www.infooggi.it/articolo/industrie-natuzzi-proseguono-i-blocchi-ai-cancelli/60454/

Per far fonte all’aumento di ordinativi della poltrona Re-vive, si procederà alla sospensione della rotazione della CIG per il personale produttivo. Per gli esuberi, si passa alla CIG a zero ore.
L’accordo è valido fino al 2 maggio 2014. Fino a tale giorno circa 900 collaboratori saranno in CIGS a ore zero e si alterneranno su 400 postazioni di lavoro. La richiesta di questa CIG era partita dai sindacati e l’azienda ha accolto positivamente tale richiesta, prorogando tale misura.
I 900 a rotazione si sommano ai 720 già reinseriti nel ciclo produttivo, come prevedeva l’accordo siglato a ottobre 2013.
Il 15 marzo 2014 scade il termine ultimo per richiedere la mobilità volontaria con l’incentivo.
Questo è quanto si sono detti le parti coinvolte durante il meeting. Rimangono però una serie di domande. Una fra tutte: perché sono state mandate le lettere di CIG pur sapendo dei picchi di ordinativi da smaltire? O ancora: che senso ha mandare le lettere e poi annullarle? Era necessario arrivare a bloccare i cancelli? E infine la più serie delle domande: cosa succederà il 3 maggio?
Intanto molti sono ritornati alla propria macchina da cucire o al proprio bancone. Fino a maggio si va avanti. Poi si vedrà. Non deve essere facile lavorare con questo stato di ansia perenne addosso.
L’unica speranza è che la prossima fiera di Milano possa portare in azienda nuovi ordinativi, non solo della poltrona Re-vive ma anche di altri modelli.

Giovanni Dimita

 


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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