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Lombardia, Maroni indagato per contratti con Expo

Paolo Massari
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Lombardia, Maroni indagato per contratti con Expo
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BUSTO ARSIZIO (VARESE), 14 LUGLIO 2014 - Il governatore della Lombardia Roberto Maroni è indagato dalla Procura di Busto Arsizio per alcune presunte irregolarità di due contratti a termine legati ad Expo. Secondo i pm Maroni avrebbe esercitato «pressioni» per far ottenere «indebitamente» due contratti a tempo determinato a due persone a lui vicine: Mara Carluccio (sua ex collaboratrice al Viminale) in Eupolis - l'ente di Regione Lombardia per la ricerca, la statistica e la formazione - e Maria Grazia Paturzo in Expo2015 spa. L’ipotesi di reato è quella di «induzione indebita a dare o promettere utilità economica». Il reato sarebbe avvenuto il 4 luglio 2014.

«Sono assolutamente sereno e allo stesso tempo sorpreso», è il commento del presidente della Regione. «Ho ricevuto stamattina un avviso di garanzia da parte del dottor Fusco della Procura della Repubblica di Busto Arsizio. La fattispecie ipotizzata -afferma Maroni- sarebbe “Induzione indebita a dare o promettere utilità”, per due contratti di collaborazione, stipulati peraltro non dalla Regione ma dalle società Expo ed Eupolis».

«Per quanto a mia conoscenza, è tutto assolutamente regolare, trasparente e legittimo», sottolinea Maroni. «Si tratta di due contratti a termine per persone che svolgono, con mansioni diverse, attività quotidiana di supporto della Regione Lombardia dalla sede di Roma. La loro attività è finalizzata alla ottimizzazione e alla efficienza della macchina organizzativa in vista dell’evento Expo. Una figura professionale ha un preciso scopo di raccordo tra la Regione Lombardia e la Società Expo, mentre l’altra, di provata esperienza professionale, ha un ruolo di consulenza delle diverse tematiche organizzative legate a Expo». «Sono, ribadisco, sereno e fiducioso che le cose verranno al più presto chiarite», conclude Maroni.[MORE]

La giunta e la maggioranza di centrodestra ha espresso solidarietà nei confronti del presidente. Idv e M5S chiedono spiegazioni immediate. «Sono certo che saprà chiarire rapidamente la propria posizione, tuttavia le dimissioni sarebbero un atto dovuto», ha dichiarato il segretario regionale dell’Idv, Carmelo Tindiglia. « Aspettiamo Maroni in consiglio –ha affermato il portavoce dei 5 Stelle Giampietro Maccabiani-. Se dovesse arrivare un rinvio a giudizio ci aspettiamo le dimissioni immediate ».

 

Paolo Massari


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Scritto da Paolo Massari

Giornalista di InfoOggi

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