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BOLZANO, 12 DICEMBRE 2011- L'Alto Adige saluta il ponte dell'Immacolata facendo un bilancio di quello che oramai ogni anno sembra essere uno dei più floridi punti di forza dell'economia regionale; e mentre pullman stipati di turisti ripartono verso casa, dalle colonne dei giornali locali si apprende che, una giornata tra vin brulè e casette di legno, costa in media cento euro a ogni viaggiatore.[MORE]
E' l'alloggio, ovviamente, a fare la parte da leone tra le voci di spesa; come riportato in un articolo su l' "Alto Adige",per dormire in una camera dei pienissimi alberghi in città, o nei più tranquilli paesini, si possono spendere anche 85 euro a persona.
Ma non va meglio a chi evita il pernottamento, e opta per una toccata e fuga al mercatino; media di 30 euro di spesa anche per il turista mordi e fuggi, che deve pagare in ogni caso lo scotto del parcheggio, e che non può fare a meno di lasciar giù denaro per sfizi, pasti e regali.
Eppure gli alti costi non sembrano aver fermato il flusso turistico; e se camminare per le strade di Bolzano, negli ultimi giorni, poteva rivelarsi una vera impresa, i venditori sottolineano come, a calare, siano stati proprio gli acquisti fatti dai tantissimi visitatori. La crisi, insomma, in qualche modo si fa sentire.
E se il capoluogo altoatesino si rallegra di questo lungo week end all'insegna delle massicce presenze, Bressanone può gioire per un record ben più inaspettato; secondo una trasmissione della Cnn, infatti, il centro vanterebbe un mercatino nella top ten dei più belli al mondo. Il paese altoatesino si classifica nono nel ranking guidato dalla tedesca Weimar. Di Bolzano non c'è traccia; ma il business continua.
Simona Peluso
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