Migranti, Cameron "Gran Bretagna accoglierà altri rifugiati, ci assumeremo nostre responsabilità"
Estero Calabria

Migranti, Cameron "Gran Bretagna accoglierà altri rifugiati, ci assumeremo nostre responsabilità"

venerdì 4 settembre, 2015

LONDRA, 04 SETTEMBRE 2015 - Dalla Gran Bretagna, i media spingono il primo ministro Cameron a ribaltare le intenzioni del Governo sull'argomento accoglienza immigrati. Motivo, scatenante, di tale brusco cambiamento, una foto, quella del piccolo Aylan. [MORE]

IL POTERE DELLA STAMPA E L'APERTURA DI LONDRA

La stampa britannica lo esclama, la stampa britannica, l'opinione pubblica, si schiera, chiede e impone, una maggiore presenza umanitaria, un maggiore intervento da parte del Kingdom per affrontare, insieme agli sforzi comunitari, l'emergenza siriana. In poche ore, il ritratto mediatico degli immigrati al confine ungherese, è mutato: da feroci assalitori di treni a uomini necessitanti aiuto. Ragione del cambiamento la foto del piccolo Aylan, deceduto lungo le sponde turche. 

LE DICHIARAZIONI DI CAMERON

In un'intervista alla BBC, il premier Cameron, ha evidenziato la marginalità dell'accoglienza made in Uk, rispetto ad altri Paesi europei come Italia, Francia, Germania e Svezia. Fino qualche ora fa, la politica britannica, prevedeva un atteggiamento di chiusura verso la questione migrante, atteggiamento inizialmente giustificato dalla convinzione, londinese, di "aver fatto già abbastanza", ma, il premier, accusato da più parti, media e avversari politici in primis, di detenere una posizione intransigente, è stato costretto a virare, cambiando rotta. "Chi ha visto quelle foto - le foto del naufragio in Turchia e di Aylan - non può che restare colpito, e in quanto padre, sono profondamente commosso. La Gran Bretagna è una nazione con dei valori morali, ci assumeremo le nostre responsabilità" ha dichiarato il premier, aggiungendo "ho inviato la Marina reale che ha salvato molte vite nel Mediterraneo. Londra dona lo 0,7% del Pil agli aiuti internazionali". Cameron ha, dunque, annunciato che il Governo sta approntando "un piano per accogliere migliaia di rifugiati in più, il cui dettaglio sarà reso pubblico la prossima settimana". Ma l'apertura del premier non è indirizzata alla generica questione migrante, quanto a"i migranti - che - arriveranno dai campi profughi in Medio Oriente" con la collaborazione dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr). Tale decisione, servirebbe ad evitare "l'incoraggiamento" all'emigrazione che, secondo le politiche britanniche, porterebbe ad un ulteriore inasprimento della crisi umanitaria. Sarebbero, dunque, non superiori alle "decine di migliaia" le persone che, nei prossimi giorni, potrebbero essere accolte dal Regno Unito, mediante l'attuazione del piano governativo.

IL VALORE DELLE IMMAGINI

Dopo gli accadimenti odierni, spontaneo è il chiedersi quanta forza può possedere un'immagine, quale il valore dirompente che si concentra in uno scatto, le spinte emotive che, in potenza, possono essere generate. Se tentiamo di ricordare alcuni eventi del passato mondiale, questi, dalla nostra memoria, saranno quasi certamente evocati da immagini. La foto di bambini terrorizzati, nudi, in corsa, rammenta la guerra del Vietnam, il reportage del Biafra è divenuto simbolo delle crisi umanitarie. Immagini shock, immagini ritraenti bambini, detengono, e ultimamente lo abbiamo ancor più notato, il potere di scuotere e agitare l'osservatore.

Le strumentalizzazioni, spesso, si sprecano, ma, probabilmente, lo stupore dell'orrore, l'ultimo grande orrore di questi giorni, una flebile mobilitazione la sta realizzando. Con la morte del piccolo Aylan lungo il litorale turco, espressione di un'incontrollata violenza, la cruda del quotidiano siriano, la disarmante della coscienza, la crudele del rischio, i media britannici hanno aperto gli occhi della politica, contro le aprioristiche avversioni, contro un cieco silenzio che, ancora una volta, ha inciso e incide le esistenze dei più fragili.

Fonte foto: forexinfo.com

Ilary Tiralongo


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