Mose, Orsoni torna libero e dice che resterà sindaco di Venezia
VENEZIA, 12 GIUGNO 2014 - Il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni, coinvolto nell'inchiesta della procura di Venezia sul Mose, è tornato uomo libero. Sono stati infatti revocati dal gip gli arresti domiciliari a suo carico, pur restando indagato. A dare la notizia è il legale del primo cittadino, Daniele Grasso, che aveva fatto istanza al gip Alberto Scaramuzza.[MORE]
Orsoni ha concordato con i Pm un patteggiamento a quattro mesi, sulla cui congruità dovrà esprimersi il Gup. Orsoni resta comunque indagato nell'ambito dell'inchiesta per finanziamento illecito.
Orsoni è tornato così sindaco a tutti gli effetti. La carica infatti era stata sospesa, dopo il provvedimento di arresti domiciliari, dal prefetto sulla base della legge Severino. Il primo cittadino verso le 13 si è recato a Ca' Farsetti alle 13 accompagnato da alcuni vigili urbani e dai suoi legali di fiducia. Orsoni ha ribadito che ha tutta l'intenzione di restare sindaco di Venezia.
Di qualche minuto fa la notizia che alcuni militanti e consiglieri comunali di Fratelli d'Italia-An hanno occupato il salone antistante lo studio del sindaco Giorgio Orsoni, in municipio. Come scrive ANSA, i manifestanti chiedono le dimissioni del primo cittadino, alla luce delle vicende che l'hanno visto coinvolto nell'inchiesta Mose.
Federica Sterza
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