Napolitano: abbiate fiducia, dalla crisi si esce con l'Europa
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Napolitano: abbiate fiducia, dalla crisi si esce con l'Europa

lunedì 19 dicembre, 2011

ROMA, 19 DICEMBRE 2011 – Il presidente della Repubblica accoglie, oggi, il Corpo diplomatico al Quirinale e parla della situazione economica alla cerimonia di auguri per il Natale e il Capodanno. Il percorso che porta all’uscita dal difficile momento che sta vivendo l’Europa, afferma Napolitano, <<è europeo e sovranazionale. Ogni fantasia di scorciatoie nazionali è pura illusione>>.[MORE]

<<Non si devono avere dubbi sull’irrinunciabilità dell’euro e la determinazione di difenderlo>> ha detto il capo dello Stato, ribadendo la necessità di proseguire con impegno la strada che porta all’integrazione europea. <<L’Europa rimane una. Immaginarne due o ancor più, significherebbe scivolare su un piano inclinato al fondo del quale non rimarrebbe alcuna Europa>>. Poi ha proseguito dicendo: <<Anche Paesi non appartenenti all’eurozona chiedono all’Italia e all’Europa di salvaguardare l’euro. Quanto ai leader dei Paesi che vi hanno aderito, essi non possono dimenticare che la moneta unica ha apportato benefici notevoli e duraturi a tutte le economie, grandi e piccole che ne fanno parte>>.

<<L’ansia che ci ha accompagnato dall’estate scorsa non si è dissipata, ma abbiamo la coscienza, in Italia e nell’Unione, di aver individuato i passi essenziali da compiere per disinnescare una crisi che non nasce in Europa ma viene da lontano. È bene ricordarlo>> sottolinea il presidente Napolitano. Poi afferma: <<Dal 2008 si è fatta impellente la necessità di un nuovo sistema di governante economica globale. Questa è la sfida che il G20 sta affrontando con alterni progressi mentre, per l’Europa, specie per l’Eurozona, si è venuto ponendo sempre più il problema di rafforzare disciplina fiscale e istituzioni comuni>>.
Napolitano non dimentica di sottolineare l’importanza di pensare alla politica estera e di sicurezza comune, all’immigrazione e all’asilo, alla Carta dei diritti fondamentali, al patrimonio di principi e di valori, al diritto comune su cui l’Unione Europea poggia e deve costruire il suo futuro.

Per quanto riguarda l’Italia e la manovra Monti si dice fiducioso. La crisi fiscale e finanziaria dell’area euro <<ha una portata destabilizzante di cui è difficile misurare i limiti>> e <<investe le radici dell’Unione Europea, minaccia la stabilità economica e il benessere del mondo intero>>. In Italia, la manovra varata dal governo Monti ha dato <<un contributo non indifferente, con il sacrificio di tutti>>.
Ha poi sintetizzato, agli ambasciatori, le tappe previste dalla manovra per l’uscita dalla crisi: <<Abbattimento del debito pubblico e riforme strutturali potranno liberare nuove energie di imprenditorialità e innovazione e ridare impeto alla crescita produttiva e all’occupazione>>.

Infine, il capo dello Stato ha chiesto ai rappresentanti di dare fiducia al Paese: <<Fiducia nei fermenti di democrazia e di libertà che animano i popoli, nella prospettiva di rinnovata cooperazione tra le nazioni, nella determinazione dei governi e delle organizzazioni internazionali nel rispondere a prove e difficoltà spesso non prevedibili>>. Oggi l’Italia deve affrontare nuove sfide. <<Si tratta di sfide comuni che dobbiamo raccogliere e vincere insieme>>, e la forte partecipazione della popolazione <<nelle nostre piazze e strade, grazie a un’estrema varietà e molteplicità di iniziative di base>> rappresenta una rinnovata coscienza unitaria e nazionale <<che è sopravvissuta in passato a prove difficili e saprà vincere le sfide impegnative che ci stanno davanti>>.

Gaia Seregni

(In foto: Giorgio napolitano, fonte: lachiacchiera.it)


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