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"Noi la Tares non la serviamo": genovesi in protesta a Palazzo Tursi

Emanuele Ambrosio
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"Noi la Tares non la serviamo": genovesi in protesta a Palazzo Tursi
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GENOVA, 27 NOVEMBRE 2013 - Protesta di buona parte dei cittadini genovesi contro il conguaglio 2013 definito come “una mazzata insostenibile”.

Così la gente comune ha deciso di scendere in piazza diretti verso Palazzo Tursi, la sede del Comune di Genova. Una marcia in cui hanno sfilato tutte le categorie di lavoratori: dai semplici operai, ai cuochi; poi c’era chi portava dei fiori, chi dei vassoi. Tutti uniti in una protesta civile e ben organizzato contro una tassa che, complice il passaggio alla Tia, si è raddoppiata con un aumento dell’80%.

Una cifra davvero insostenibile per il popolo genovese; a confermarlo Alessandro Cavo, presidente Fepag Ascom che ha detto: “Il conguaglio 2013 è stata una mazzata insostenibile non solo per bar, ristoranti e locali da ballo, ma anche, faccio un esempio, per i fioristi, così come per molti altri. Siamo qua con i più colpiti per riconsegnare la Tares”.

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La folla, infatti, era tutta unita in un unico e chiaro messaggio: “Noi la Tares non la serviamo”.

Lo stesso Cavo ha confermato che da parte dei genovesi non vi è affatto la volontà di servire “questo piatto” e per questo motivo la protesta presso Palazzo Tursi per una sorta di riconsegna al mittente, il sindaco, della tassa.
Intanto il prossimo 04 Dicembre vi sarà un incontro con la giunta dove, sottolinea Cavo, “chiederemo la sospensione immediata”.

Emanuele Ambrosio

 


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Scritto da Emanuele Ambrosio

Giornalista di InfoOggi

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