Premio Strega: Presentate a Benevento le opere in gara
Cultura e Spettacolo Campania

Premio Strega: Presentate a Benevento le opere in gara

giovedì 28 aprile, 2011

28 aprile, Benevento - Da quel lontano 1947 in cui Ennio Flaviano vinse la prima edizione, tanti e tanti memorabili autori con altrettante opere impresse nella memoria collettiva, sono stati insigniti dal rinomato Premio.

La città di Benevento è dal 2008 scenario della presentazione dei libri selezionati dagli “Amici della domenica”, momento decisivo per l'assegnazione del titolo.

Ieri sera nell'affascinante cornice del Teatro San Marco, a pochi passi dall' Arco di Traiano simbolo della città, si è svolta la presentazione degli autori in gara. [MORE]Serata affidata al giornalista Paolo Gambescia, che ha accompagnato gli scrittori nella descrizione delle opere e alle doti interpretative di Margherita Buy, che ha saputo rendere onore ai passi letti.

Questi i dodici libri raccontati della sessantacinquesima edizione dello Strega:
“L’energia del vuoto” (Guanda) di Bruno Arpaia, giornalista napoletano. Poche volte- dice nella sua breve introduzione Cristina Comenncini-. uno scrittore italiano ha messo così bene in scena la scienza e le sue implicazioni morali, sociali e politiche.

“Malabar”(Guida) di Gino Battaglia, che da molti anni lavora nella comunità di Sant'Egidio. Un romanzo che narra la complessa vicenda della preparazione all’attività missionaria dell’italiano più famoso in Cina dopo Marco Polo: Matteo Ricci.

“Nina dei lupi” (Marsilio) di Alessandro Bertante. Una narrazione fantastica e visionaria ed una potente metafora di questo nostro tempo.

“La scoperta del mondo” (nottetempo) di Luciana Castellina, giornalista, scrittrice, tra i fondatori de“Il Manifesto”. Dalle pagine di un diario ritrovato il racconto di 4 anni (dal 43 al 47) della vita di un'adolescente ed attraverso i suoi occhi una pagina importante di storia .

“Ternitti “(Mondadori) di Mario Desiati, poeta e narratore, ci racconta di lavoratori pugliesi in una fabbrica di amianto svizzera. Storia di frode e violenza con una strepitosa protagonista femminile.

“Settanta acrilico trenta lana” (e/o) di Viola Di Grado,Catanese laureata in Lingue orientali. Romanzo viscerale e ironico sul cuore in inverno di una adolescente.

“Nel mare ci sono i coccodrilli“ (Dalai) di Fabio Geda, si occupa di disagio minorile e animazione culturale, La storia di Enaiatollah racconta come il coraggio altrui e la nostra capacità di accogliere possano cambiare se non il mondo una o molte esistenze altrui.

“Il confessore di Cavour” (Manni) di Lorenzo Greco, professore di Sociologia della comunicazione presso l’Accademia Navale di Livorno. Il romanzo s’intreccia con la relazione autografa scritta in propria difesa di padre Giacomo da Poirino, il religioso che, opponendosi alle gerarchie, diede i sacramenti in punto di morte al conte Camillo Benso di Cavour, scomunicato a causa delle sue azioni politiche in favore dell’Unità d’Italia.

“Storia della mia gente” (Bompiani) di Edoardo Nesi, scrittore e regista, racconta dell’illusione perduta del benessere diffuso in Italia.

“La città di Adamo” (Fazi) di Giorgio Nisini, Studioso di cinema e letteratura, Protagonista è un giovane imprenditore agricolo di successo. Una sera d’ottobre, egli vede apparire sullo schermo di un televisore che trasmette un programma sulla camorra l’immagine di un uomo e di un bambino. Marcello riconosce in quell’immagine se stesso e il proprio padre. È l’inizio di un tumultuoso viaggio attraverso il tempo alla ricerca della vera identità del padre.

“A cosa servono gli amori infelici” (Playground) di Gilberto Severini, scrittore marchigiano, riesce a raccontarci oltre al dramma del protagonista, inseguito da un senso quasi straziante di non appartenenza, anche il dopoguerra italiano.

“La vita accanto” (Einaudi) di Mariapia Veladiano, laureata in Filosofia e Teologia, insegna Lettere. Rebecca, protagonista del romanzo, è così brutta che i suoi genitori, bellissimi, cercano di nasconderla, sottraendola alla vita degli altri (la vita accanto) e creandole attorno una prigione invisibile.

Dopo Benevento, il viaggio del Premio Strega prosegue a Roma con tre importanti tappe.

Martedì 14 giugno gli studenti sono protagonisti. Circa quaranta scuole secondarie superiori esprimeranno la loro votazione delle opere concorrenti, voto che contribuirà alla proclamazione del vincitore.
Il 15 giugno, si terrà come di consueto in Casa Bellonci, sede della Fondazione, lo spoglio dei voti dei quattrocento Amici della domenica, ai quali anche quest’anno si aggiungono trenta “lettori forti” segnalati da altrettante librerie indipendenti associate all’ALI (Associazione Librai Italiani).

Gli autori della "Cinquina" finalista saranno poi presentati, giovedì 16 giugno, a Letterature - Festival Internazionale di Roma.

Non ci resta che aspettare la proclamazione del vincitore che avverrà giovedì 7 luglio, a Roma nel magnifico scenario del Ninfeo di Villa Giulia.


(notizia segnalata da Fiorella Borzelleca)


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