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Presentata istanza al comune Borgia dal Comitato "No discarica Battaglina"

Elisa Signoretti
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Presentata istanza al comune Borgia dal Comitato "No discarica Battaglina"
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GIRIFALCO (CZ), 12 GENNAIO 2013 - RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Lo scrivente Comitato “No discarica Battaglina”, nella persona del rappresentante legale Marinaro Espedito, nato il 13 Dicembre 1948 a Girifalco (CZ), ed ivi residente in via Mascagni n. 34, inoltra alle Autorità in indirizzo la presente istanza, traendone piena e specifica legittimazione dall’atto costitutivo del Comitato stesso, laddove, all’art. 2 - Scopi, è espressamente previsto che: “ Il Comitato No discarica Battaglina perseguendo l’obiettivo di studiare, divulgare, applicare e far rispettare le tematiche inerenti la tutela della salute dei Cittadini, la difesa della pubblica incolumità, la salvaguardia dell'ambiente e del territorio nelle comunità locali calabresi, con specifica attenzione verso le tematiche direttamente o indirettamente connesse con lo smaltimento ed il riciclo dei rifiuti, si oppone alla realizzazione della discarica e/o dell'isola ecologica in località Battaglina ricadente nel territorio di San Floro (CZ), giudicando tale impianto nocivo, inquinante, pericoloso, dannoso, immotivato ed illegittimo ….”.

In ragione di ciò, il Comitato No discarica Battaglina ha diretto, concreto ed irrinunciabile interesse a contestare la legittimità degli atti citati in oggetto, per scongiurare gli ingenti danni, per lo più irreversibili, al territorio e all’ambiente, e i diffusi effetti nocivi alla salute delle persone che potrebbero derivare dalla compiuta realizzazione della Battaglina, in palese violazione ai diritti fondamentali tutelati dalla Costituzione (vd. artt. 2,3,9,32,41,44).

Delle irregolarità e dei vizi rilevabili, citiamo i seguenti:

a. Risulta inesistente agli atti la prescritta VIA(Valutazione Impatto Ambientale), la cui acquisizione - preventiva - è obbligatoria, e propedeutica per il proseguo autorizzativo, ai sensi di legge. La richiesta della VIA è stata infatti inoltrata dalla società Sirim Srl, titolare del progetto, alla Regione Calabria, dipartimento Politiche dell’Ambiente - Nucleo VIA-IPPPC, ottenendone però una valutazione nettamente negativa, per una serie di osservazioni a dir poco allarmanti;
b. È presente, al contrario, l’AIA (l’Autorizzazione Integrata Ambientale), che non può essere in alcun modo sostitutiva o compensativa della VIA. E quale ulteriore aggravante, l’AIA rilasciata prevedeva una serie di prescrizioni, di fatto ignorate. Come il rispetto della distanza minima di 1000 metri dalle abitazioni più vicine, mentre nel caso della Battaglina è inferiore ai 500 metri(!) dei primi nuclei abitativi nel comune di Girifalco, o la distanza minima di 300 metri dall’alveo di corsi d’acqua, e qui siamo al di sotto dei 150 metri(!);
c. Risulta inesistente la preventiva e prescritta Autorizzazione Paesaggistica, rilasciata dalla competente Sovrintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici;
d. Risulta inesistente, e mai realizzata, l’indagine preliminare dei corsi d’ acqua sotterranei;
e. Risultano mai depositate a cura della Sirim (due garanzie finanziarie - da prodursi preventivamente - previste per legge (una per la cosiddetta gestione operativa, l’altra per la fase successiva, a chiusura del ciclo produttivo dell’impianto). La Sirim, per inciso, è Società a responsabilità Limitata con capitale sociale di 11 mila euro, che nella Battaglina programma investimenti per oltre 25 milioni di euro. E ciò desta legittimo sconcerto, per usare un eufemismo;
f. Analogo sconcerto desta la previsione contenuta nell’art. 4 della convenzione siglata tra comune di Borgia e Sirim Srl, in allegato alla famigerata delibera n. 52/2007, secondo la quale: “… il Comune consente sin d’ora alla Società di costituire garanzie, anche reali, sui diritti nascenti dalla presente concessione in convenzione, in favore di terzi, ivi compresi eventuali finanziatori della società (…) In ogni caso il Comune autorizza la Sirim Srl, nella ipotesi di ricorso a finanziamenti, a concedere in garanzia il terreno de quo, e lo stesso Comune si impegna a porre in essere tutti gli atti amministrativi che dovessero necessitare. Il Comune autorizza sin d’ora la cessione da parte della Società a favore di terzi finanziatori della Società stessa, ovvero di altri soggetti, dei propri diritti ed obblighi nascenti dalla presente convenzione ...” Surreale. Al limite dell’incredibile!;
g. L’intero procedimento è irrimediabilmente viziato dalla inesistenza di una dimostrata e documentata motivazione di interesse pubblico che, ai sensi di legge, ne giustifichi e ne legittimi la necessità e l’utilità per la collettività.[MORE]

A queste irregolarità e vizi amministrativi/procedurali, si aggiungono ulteriori elementi di insanabile illegittimità che attraversano l’intero iter amministrativo, quali:

1. L’area interessata alla realizzazione della discarica è oggetto di vincolo per la sussistenza di usi civici. I beni gravati da usi civici sono per legge inalienabili, inusucapibili, e soggetti a vincolo di destinazione. Il diritto di esercizio degli usi civici in capo ai Cittadini è imprescrittibile.
2. Al riguardo, la delibera n. 22 del 29/07/2013 del Consiglio Comunale di Borgia che recita “Mutazione temporanea, per 40 anni rinnovabili di altri 40, della destinazione d’uso terreno individuato catastalmente al foglio di mappa I, particelle 1,2,7,11,37,47,72,165,166 in agro di San Floro, loc. Battaglina, estesa 120 ha”, è da ritenersi assolutamente illegittima, e va evidenziata la inusitata scelleratezza di questo provvedimento. Infatti, il procedimento di mutazione di destinazione, ove ammissibile, doveva comunque essere attivato e concluso, nelle forme di legge, precedentemente, e non successivamente, al rilascio delle autorizzazioni. Inoltre, sono del tutto infondate, indimostrate e fuorvianti le affermazioni presenti nella citata delibera n. 22 quali “… la realizzazione della discarica “Battaglina” un opera di interesse pubblico …”, o che “… il canone di concessione dei terreni comunali sarà destinato alla realizzazione di opere pubbliche d’interesse della collettività … “.
3. Affermazioni queste, senza valore alcuno, goffe e risibili nella loro pretesa di attribuire una immaginaria ed evanescente pubblica utilità, per di più ex post, alla discarica privata. Si rammenta che l’esistenza di pubblica utilità, certa, e comprovata documentalmente, è condicio sine qua non per l’attivazione di un qualsiasi procedimento di superamento degli usi civici;
4. L’area destinata ad ospitare la discarica è oggetto di vincolo idrogeologico di tipo inibitorio;
5. L’area destinata ad ospitare la discarica è oggetto di vincolo tutorio paesaggistico ambientale;
6. L’area destinata ad ospitare la discarica è oggetto di vincoli assoluti perché è stata oggetto di incendi (in data 7 agosto 2007). Difatti, le zone boscate ed i pascoli i cui soprassuoli siano stati percorsi dal fuoco non possono avere mutazione di destinazione rispetto a quella preesistente all’incendio, per almeno quindici anni. Sono inoltre sottoposte a vincolo assoluto di inedificabilità per almeno dieci anni dall’evento;
7. L’area destinata ad ospitare la discarica è oggetto di vincolo sismico, essendo classificata come zona a rischio, di livello 1;
8. La prossimità dell’area destinata ad ospitare la discarica a sottostanti falde, pozzi e acquedotti, rappresentano un gravissimo rischio di inquinamento idrico. In ragione di ciò, le eventuali conseguenze sulle comunità e sulle popolazioni di svariati Comuni sarebbero devastanti.

Infine, lo scrivente Comitato No discarica Battaglina ricorda che un impianto di tale portata ed invasività, ancorché programmato in piena osservanza di norme e di leggi, che però comporti rischi, possibili e probabili per la salute pubblica, mutazioni irreversibili ai luoghi, all’ambiente e all’ecosistema, nonché alle usanze, alle tradizioni e alle economie locali, fino ad arrecare pregiudizio perfino alle aspettative delle generazioni future, non può realizzarsi a prescindere dal preventivo, consapevole ed esplicito consenso popolare.

La sovranità spetta al popolo, infatti. Così recita solennemente la nostra Costituzione all’art.1. E le popolazioni coinvolte sono in grandissima parte assolutamente contrarie alla realizzazione della discarica Battaglina, con o senza isola ecologica annessa.

Pertanto, alla luce di tutto quanto fin qui riportato, delle gravi irregolarità, dei vizi procedurali, delle diffuse illegittimità evidenziate, dei vincoli tutori ed inibitori ricordati, e - infine - dei diritti costituzionali richiamati, si ribadisce la richiesta di revoca in autotutela delle delibere del Consiglio Comunale di Borgia n. 52 del 07/11/2007, e n. 22 del 29/07/2013, come meglio descritte in oggetto, e di ogni altro atto propedeutico, preliminare, successivo e comunque connesso o inerente.

Specificando, altresì, che le responsabilità anche personali nell’esercizio di funzioni pubbliche conseguono agli atti prodotti, ma anche a quelli omessi. E’ dirimente, infatti, ai fini dell’accertamento di dette responsabilità, la sola constatazione degli effetti comunque prodotti, dagli uni come dagli altri. Al riguardo, il Comitato No discarica Battaglina si riserva ogni altra azione, nessuna esclusa, in ambito amministrativo, civile e penale ritenuta utile o necessaria per il raggiungimento dei propri fini.

Comitato “No discarica Battaglina”
Il Presidente Espedito Marinaro

(Notizia segnalata da Eugenio Occhini)
 


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Scritto da Elisa Signoretti

Giornalista di InfoOggi

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