Migranti, Minniti: nel 2018 corridoio umanitario per legalizzare i flussi
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Migranti, Minniti: nel 2018 corridoio umanitario per legalizzare i flussi

domenica 24 dicembre, 2017

ROMA, 24 DICEMBRE - Il ministro dell'Interno Marco Minniti illustra il progetto appena avviato per portare in Italia i profughi senza passare dai barconi.[MORE]

In primis "abbiamo contenuto i flussi" di migranti e poi, in "soli sei mesi, abbiamo messo in piedi il primo corridoio umanitario della storia, dalla Libia ad un Paese europeo". E prosegue: "Nel 2018 10mila persone arriveranno in Europa senza rischi".

"Secondo gli obiettivi dell'Organizzazione internazionale per le migrazioni, contemporaneamente saranno 30mila i migranti senza diritto all'asilo che rientreranno a casa con rimpatri volontari. Quest'anno lo hanno fatto in 18mila". E sottolinea come si sia raggiunto un risultato importante: "Con la cooperazione delle autorità libiche, abbiamo costruito un nuovo modello di gestione dall'altra parte del Mediterraneo".

Dunque, mentre in Senato si ferma la legge sullo ius soli, si opta per uno scenario alternativo volto a legalizzare i grandi flussi migratori. Gli accordi con Tripoli, spiega ancora il ministro, hanno permesso di individuare le persone che hanno diritto alla protezione internazionale: chi arriva tramite i voli umanitari possiede già il titolo di rifugiato e non di richiedente asilo. Nel frattempo, le organizzazioni internazionali possono oggi visitare i centri d'accoglienza e "migliorarne le condizioni, oggi ancora inaccettabili".

Minniti precisa che "solo dopo aver posto un freno all'illegalità dei flussi abbiamo potuto costruire percorsi legali per i migranti in Libia". Ciò ha implicato quindi il controllo del confine marittimo e di quello terrestre a sud della Libia, con un contingente militare italiano in Niger. Inoltre, aggiunge, "con Al-Serraj abbiamo realizzato un'operazione room italo-libica contro il traffico di esseri umani, basata sulla collaborazione tra Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo e procura di Tripoli.

A gennaio prevediamo infine il completamento di un intenso programma di aiuti umanitari già avviato verso le città libiche crocevia dei trafficanti". Sul fronte sicurezza, "abbiamo già espulso 103 persone con il rimpatrio per motivi di sicurezza nazionale e preso misure eccezionali di controllo del territorio. Per me sicurezza e libertà vanno tenute assieme", chiosa il ministro.

 

Luna Isabella

(foto da apg23.org)


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