Sal Da Vinci: venerdì e sabato al Teatro Sistina di Roma "È così che giro il mondo"
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Sal Da Vinci: venerdì e sabato al Teatro Sistina di Roma "È così che giro il mondo"

mercoledì 2 maggio, 2012

Il cantautore napoletano Sal Da Vinci debutta live con il suo nuovo spettacolo, venerdì e sabato al Teatro Sistina di Roma (ospite Ornella Vanoni) Sal Da vinci “è così che giro il mondo” Spettacolo tratto dall’album “È Così Che Gira Il Mondo”

NOTE DI REGIA di Jimmy Pallas

Roma 2 maggio 2012 - Mettere in scena un sogno: il sogno di un artista che immagina il mondo che tutti vorremmo, quel mondo sospeso tra esperienza, desiderio e destino. Abbiamo affrontato il progetto di Sal da Vinci come un viaggio su un treno veloce verso mete sconosciute. A me spetta il ruolo del capotreno. Con me c'è un gruppo che nella somma delle sue esperienze su territori paralleli tocca quasi i 400 anni di espressione artistica.

Essenziali tutti per il perfetto funzionamento di una locomotiva che ha bisogno di binari, alimentazione elettrica e personale di bordo per garantire il gran viaggio dello spettatore.
Un viaggio avviato su nuovi orizzonti dalla produzione di Filippo Macchi e condiviso con persone che amo come Francesca; vissuto intensamente con artisti che appartengono ad un regno magico quanto contemporaneo; un viaggio scandito dalla direzione musicale del Maestro Adriano Pennino, tracciato da grandi spadaccini della parola di quest’epoca come i Maestri Pasquale Panella e Vincenzo Incenzo, illuminato dal light designer più evoluto dei nostri tempi, Giovanni Pinna, edulcorato dalla video regia di Andrea Bucchioni, coreografato dalla veterana Chiara Valli, messo in scena da Luigi Ferrigno e Brigida Giustiniani e animato dall'amico di sempre Gianmario Longoni. Tutti chiamati ad esprimere l’evoluzione del sogno di Sal Da Vinci.[MORE]

Che grande mondo viviamo. Avere l’onore di guardare attraverso gli occhi di un grande artista comporta un'immersione totale nel nuovo e allo stesso tempo una condivisione di esperienze, emozioni, sentimenti.

Attraverso l’esplorazione della fortissima identità emotiva di Sal ho cercato l'evoluzione dello spazio teatrale concepito per la musica moderna.

Cosa rappresentiamo?
È così che giro il mondo.
Il mondo è il teatro dell'amore, noi siamo i suoi attori, al di là di etnie, culture, sesso, società.

CasaBase, il palco. Sal non è ancora rientrato da un lungo viaggio e già riparte. Nelle sue valigie ci sono storie comuni a tutti noi. E c'è l'amore. Amore per le donne, per la vita, amore per l'altro, amore per le differenze.

Il viaggio ha un tempo.
Dal mattino, fino alla fine della notte vanno in scena i tempi della giornata come metafora dei momenti dell’amore. L'alba con la sua rinascita, Il giorno, con le sue difficoltà, le sue speranze, i suoi incontri. Il tramonto, quando più facile diventa lasciarsi andare con qualcuno o da soli. Il crepuscolo e poi la notte, quando le distanze si perdono, il tempo collassa, e si è vicini tanto ch'è difficile crederci. Per il tempo che dura. Allora, di nuovo, si aspetta che arrivi l’alba.

Il viaggio ha uno spazio.

Il nostro spazio è il mondo, tutto. Milano, Napoli, New York, il Brasile, i tropici. Raccontati dai suoni della strada e dalle voci fuori campo. Ma ci sono anche i luoghi dell'anima, quelli della memoria, e dei sogni.

Il viaggio è movimento.
A volte, quando si viaggia, si ha la sensazione di star fermi e che sia il mondo a muoversi. Ecco quello succederà sul palco con Sal. Sarà lo spazio attorno a lui a compiere il suo viaggio.
Come? Anche un pianoforte può diventare l'occhio del mondo.
Vi auguro un buon viaggio, perché il resto non si può raccontare ma soltanto vivere.


Autore
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