Salvini: "Pronto a incontrare tutti. Ma con l'arroganza non si va lontano"
Politica Friuli Venezia Giulia

Salvini: "Pronto a incontrare tutti. Ma con l'arroganza non si va lontano"

lunedì 9 aprile, 2018

TRIESTE, 9 APRILE - Non sembrano abbassarsi i toni di sfida tra Salvini e Di Maio: dopo la riunione di ieri ad Arcore dei leader del centrodestra, Salvini si era detto "convinto che ci sia il 51 per cento delle possibilità di fare un governo tra centrodestra e Cinque Stelle". Prontamente è arrivata la replica di Di Maio: "C'è lo 0 per cento di possibilità che il Movimento 5 Stelle vada al governo con Berlusconi e con l'ammucchiata di centrodestra".[MORE]


Salvini, in visita in Friuli per sostenere il candidato alla Presidenza della regione Fedriga, ha voluto rispondere a sua volta: "Di Maio, in questo momento, mi interessa meno di zero". "Da domani - ha aggiunto il leader leghista - sono pronto a incontrare tutti, anche Di Maio. Anche non pretendendo di fare il premier. Ma se dall'altra parte ci sono arroganza, veti e supponenza non si va lontano".


A tal proposito, Salvini non esclude l'ipotesi voto-bis: come va ribadendo dal 5 marzo scorso, se tutti rimangono sulle proprie posizioni allora il ritorno alle urne sarà obbligatorio. "Se Di Maio, come a parole dice, vuole rispettare il voto degli italiani, l'unico dialogo possibile è Lega e 5 Stelle - spiega il leader della Lega - Lui parla di nuovo, ma se per nuovo intende andare a colazione con Renzi o con la Boschi ha uno strano concetto di nuovo".


"Non ci sono altri vertici, non è che possiamo far vertici tutti i giorni. Esiste il telefono fortunatamente, nel 2018", continua Salvini. Conferma di voler chiedere un incontro con il leader pentastellato prima del secondo giro di consultazioni, perchè "gli italiani chiedono di fare. Al di là dei veti o delle simpatie, facciamo qualcosa o no? Se la risposta è no, i numeri sono numeri, si torna al voto".


Sulle stesse posizioni si colloca Giorgia Meloni, Presidente di Fratelli d'Italia, che invita Salvini a spiegare a Di Maio "che non riuscirà a dividerci". Prosegue Meloni: "Sarebbe veramente assurdo, fuori dal mondo, che i partiti che sono arrivati secondo e terzo, cioè M5S e Pd, possano governare insieme e mandare all'opposizione il centrodestra premiato dagli elettori con il 37 per cento. È ora di finirla con gli esecutivi che nascono da inciuci e da operazioni di palazzo".

fonte immagine lanotiziagiornale.it


Danilo De Rosa


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