Scandalo Datage si abbatte su vertice UE: spiata anche l'Italia tra i 35 leader mondiali
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Scandalo Datage si abbatte su vertice UE: spiata anche l'Italia tra i 35 leader mondiali

venerdì 25 ottobre, 2013

GENOVA, 25 OTTOBRE 2013 - La delicata questione Datagate ha letteralmente travolto il vertice Europeo tra l’asse franco - tedesco. Se da un lato l’Eurocamera sta valutando possibilità di richiedere ritorsioni nei confronti dell'America, dall'altro utti gli Stati Europei spiati si domandano cosa abbia spinto gli USA a comportarsi in questo modo. 

Su tutti Francia e Germania, che nelle ultime ore sono passate all’azione con la messa in moto di una speciale “iniziativa” indirizzata ed aperta a tutti gli stati coinvolti, in cui si cerca di concordare con gli Stati Uniti D’America, con scadenza entro un anno, un “codice” dello spionaggio. Ai due paesi poco dopo si è unita la Gran Bretagna, paese che ha partecipato ai programmi di spionaggio americano e che tutt’ora ha delle “relazioni speciali con gli altri stati”.

In realtà la Commissione e diversi paesi europei, tra cui la Francia e l’Italia, hanno espressamente richiesto un’entrata in vigore allo scadere della legislatura per aprile 2014, anche se la data in cui si parla di “completamento del mercato unico digitale" risulta essere per il 2015.

Questo codice per lo spionaggio definito “vitale” da Van Rompuy per contrastare e combattere il terrorismo, sarà fondamentale per ricostruire la fiducia tra i vari paesi dopo lo scandalo Datagate. Fondamentale, infatti, è la cooperazione tra gli Stati in particolari modo nella raccolta di informazioni.

Intanto lo scandalo Datagate continua a crescere. Sarebbero ben 31 i paesi europei spiati ed intercettati, tra cui anche l’Italia. Dall’America però non arriva alcuna notizia o spiegazione circa tale scelta, con il Presidente Obama che nelle ultime ore ha rassicurato tutti annunciando prossimamente una revisione del sistema di raccolta dati.

Angela Merkel, una dei leader intercettati, nelle ultime ore ha espresso tutta la sua rabbia. “Spiare non è accettabile, tra alleati ci vuole fiducia” ha detto la leader tedesca una volta arrivata al Consiglio, commentando che il problema è di portata internazionale: “Non è solo un problema che riguarda me, ma tutti i cittadini”.

Anche Enrico Letta ha definito “inaccettabile” la situazione, precisando che “non si può tollerare che ci siano zone d’ombra o dubbi”. Non da meno le reazioni di Angelino Alfano, che ha sottolineato: “Difenderemo la privacy delle istituzioni senza guardare in faccia nessuno”.

Forti e dirette le parole pronunciate dal vicepresidente Michel Barnier, che ha richiesto all’America delle risposte ed anche in tempi brevi. Anche Viviane Reding, commissario europeo per la giustizia, i diritti fondamentali e la cittadinanza ha chiesto all’America una “risposta forte e univoca”, mentre Martin Schulz avrebbe proposto di mettere in stand-bye i negoziati per il trattato di libero scambio da poco attivati con gli USA.

Emanuele Ambrosio

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fonte ANSA.IT


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