Scontro Francia-Italia 'Parigi fuori se ferma immigrati'
Cronaca Lazio

Scontro Francia-Italia 'Parigi fuori se ferma immigrati'

venerdì 8 aprile, 2011

Roma 08 aprile 2011 - news scontro Francia-Italia su permessi temporanei. Primo rimpatrio da Lampedusa a Tunisia Un barcone con a bordo un centinaio di immigrati clandestini è stato intercettato stamattina dalla guardia di finanza nel mare Jonio, a largo della costa calabrese, e condotto fino al porto di Roccella Jonico, nella Locride. Tra gli immigrati, di cui non si conosce ancora la nazionalità, ci sono anche donne e bambini. Dopo lo sbarco, gli immigrati sono stati assistiti e rifocillati dalle forze dell'ordine e dalle associazione di volontariato. Le loro condizioni, secondo le prime notizie, sono buone. Si stanno avviando adesso le procedure per condurli nel centro di accoglienza di Crotone.[MORE]

Parigi non vuole subire un'ondata di immigrazione tunisina dall'Italia, Paese in cui rispedirà candidati al soggiorno in Francia che non soddisfino le condizioni di identità e di risorse richieste. Lo ha detto il ministro dell'Interno francese Gueant che ha ribadito che i permessi di soggiorno temporaneo italiani dati agli immigrati per motivi umanitari non escludono la possibilità che i migranti stessi siano respinti dalla Francia e rinviati in Italia. 'Da parte della Francia atteggiamento ostile' ha detto il ministro Maroni. L'Italia chiederà alla Commissione europea l'attivazione della direttiva che prevede la protezione temporanea dei rifugiati.

SALPATA DA LAMPEDUSA NAVE FLAMINIA
- E' salpata dal molo di cala Pisana, a Lampedusa, la nave Flaminia della Tirrenia, con a bordo diverse centinaia di migranti. La nave, secondo quanto di apprende, dovrebbe approdare oggi prima a Catania e poi a Livorno. Con il trasferimento della scorsa notte, nel centro di accoglienza dell'isola rimangono ormai soltanto alcune decine di migranti.

PRIMO RIMPATRIO DA LAMPEDUSA A TUNISIA
- Un volo è decollato circa mezzora fà da Lampedusa con a bordo una trentina di migranti diretti a Tunisi. E' il primo rimpatrio dopo la firma dell'accordo italo-tunisino avvenuta martedì scorso. L'ultimo sbarco di tunisini è avvenuto nell'isola alle 0,30 della notte di mercoledì, quando sono arrivati 104 migranti su un barcone soccorso dalla Guardia Costiera.

IMMIGRAZIONE: PLAUSO NAPOLITANO SU ACCORDO P.CHIGI
- Il Presidente della Repubblica ha auspicato che il segnale di coesione di tutte le componenti istituzionali offerto con l'intesa sottoscritta a Palazzo Chigi si confermi e si consolidi attraverso comportamenti coerenti e solidali sia sul piano nazionale sia, dovunque, al livello regionale e al livello locale. E' quanto si legge in una nota diffusa dal Quirinale al termine dell'incontro tra Giorgio Napolitano, il premier Silvio Berlusconi, i ministri Roberto Maroni, Raffaele Fitto e il sottosegretario Gianni Letta, insieme a Vasco Errani, Sergio Chiamparino e Fabio Melilli sul tema immigrazione.

GUEANT, FRANCIA RIFIUTERA' ONDATA DA ITALIA
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Parigi non vuole "subire un'ondata di immigrazione" tunisina dall'Italia, Paese in cui rispedirà candidati al soggiorno in Francia che non soddisfino le condizioni di identità e di risorse richieste. Lo ha detto oggi il ministro dell'Interno francese, Claude Gueant.

I permessi di soggiorno temporaneo italiani dati agli immigrati per motivi umanitari non escludono la possibilità che i migranti stessi siano respinti dalla Francia e rinviati in Italia. Lo ha affermato il ministro dell'Interno francese Claude Gueant. Guent ha escluso infatti che i permessi siano sufficienti per evitare ai migranti di essere rinviati in Italia. Per circolare "all'interno dello spazio Schengen - ha spiegato il ministro - non basta avere un'autorizzazione di soggiorno in uno degli stati membri ma sono necessari documenti di identità e, soprattutto, una giustificazione di risorse".

La Francia "si rallegra che la Tunisia entri in un'era di libertà e di democrazia - ha aggiunto Gueant - ma non intende subire un'ondata di immigrazione di tunisini giustificata strettametne da considerazioni economiche". In marzo, 2.800 tunisini in situazione irregolare sono stati fermati sul territorio francese: "La maggior parte è stata rimandata in Italia", ha affermato Gueant. Per gli altri "le procedure sono in corso", ha aggiunto il ministro.

SCHIFANI, LA FRANCIA SI SBAGLIA
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"Il problema dell'immigrazione clandestina non è un problema italiano, è un problema europeo. Chi ritiene di doverlo recintare all'interno del nostro stesso Paese si sbaglia". Lo ha detto il presidente del Senato, Renato Schifani, a margine della presentazione di un volume sul fenomeno della 'Ndrangheta rispondendo ai cronisti che gli hanno chiesto un commento sulla chiusura del governo francese alle richieste italiane. ''L'Europa - sostiene la seconda carica dello Stato - non si costruisce solo con parole di solidarietà ma con gesti concreti come quelli che ci attendiamo dai francesi".

ITALIA CHIEDE A UE PROTEZIONE TEMPORANEA
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L'Italia chiedera' alla Commissione Europea l'attivazione della direttiva che prevede la protezione temporanea dei rifugiati. Lo ha reso noto il rappresentante permanente dell'Italia presso le istituzioni europee, ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci. La questione sara' discussa dal ministro dell'Interno, Roberto Maroni, con i colleghi europei, in occasione del Consiglio Interni Ue fissato per lunedi' a Lussemburgo.

UE, ITALIA HA CHIESTO PIU' RISORSE 
L'Italia ha chiesto alla Commissione Ue "ulteriori risorse" per gestire l'emergenza immigrazione. Lo ha riferito il portavoce Marcin Grabiec, precisando che ci sono contatti in corso con le autorità italiane per definire i dettagli della richiesta.

FRANCIA, REGOLE PIU' DURE SULL'IMMIGRAZIONE
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Il ministero dell'Interno francese ha inviato stamane a tutti i prefetti del paese una circolare in cui ricorda cinque regole molto rigide per l'ingresso in Francia da "un paese terzo" membro dello spazio Schengen.
La circolare spiega che gli immigrati provenienti da un paese Schengen "possono effettuare in Francia soggiorni che non superino i tre mesi" ma devono rispettare diverse condizioni: essere in possesso "o di un documento di soggiorno valido emesso da uno stato membro dello spazio Schengen e del proprio passaporto", "o di un'autorizzazione provvisoria di soggiorno valida, emessa da uno stato membro, accompagnata da un documento di viaggio emesso dallo stesso stato membro". "In ognuna di queste ipotesi, questi titoli di soggiorno e autorizzazioni provvisorie di soggiorno - viene spiegato ai prefetti - sono accettabili soltanto se notificate alla Commissione europea dallo stato che li ha emessi". Oltre a "un documento di soggiorno valido" e "un documento di viaggio valido riconosciuto dalla Francia", gli stranieri interessati devono "giustificare di avere risorse sufficienti" e di "non rappresentare con la loro presenza in Francia una minaccia per l'ordine pubblico". I prefetti sono invitati a "verificare se le cinque condizioni sono tutte soddisfatte. In ogni altro caso, gli stranieri vengono riconsegnati allo stato membro di provenienza".
(Ansa)


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