Scoperta possibile prova dell'asimmetria dell'Universo

GINEVRA – Nuova e affascinanti notizie arrivano dal più grande acceleratore di atomi del mondo, il Large Hadron Collider (LHC) del CERN: esisterebbero prove convincenti per aggiungere un tassello importante al puzzle dell'apparente mancanza di antimateria nell'Universo.[MORE]

La particella BOs - La collaborazione che si occupa di studiare questo caso è LHCb (Large Hadron Collider beauty) che indaga sul quark b o beauty (vedi approfondimento wikipedia). Di recente tale collaborazione ha presentato una ricerca sulla rivista Physical Review Letters che misura la prima asimmetria materia-antimateria nei decadimenti della particella conosciuta come B0s. Si tratta della quarta particella subatomica nota ad esporre tale comportamento.

L’importanza della notizia - Il Big Bang dovrebbe aver creato uguali quantità di materia e antimateria nell'universo primordiale. Ma oggi, tutto ciò che vediamo dalle forme di vita più piccole sulla Terra ai più grandi oggetti stellari è fatto quasi interamente di materia. Viceversa, non c'è molto antimateria da trovare. Qualcosa deve essere successo per far pendere la bilancia verso l’esistenza dell’Universo rispetto alla sua non esistenza. Una delle più grandi sfide della fisica è quello di capire cosa è successo all'antimateria mancante.

La scoperta della prima materia-antimateria ha guadagnato due scienziati al Laboratorio di Brookhaven a New York il premio Nobel nel 1980.

L’annuncio italiano - Il portavoce della squadra che si occupa degli sperimenti, nonché suo vicecoordinatore, è Pierluigi Campana, un italiano: ha ribadito che l’esistenza della particella era stata prevista dal modello standard della fisica, ma che "alcune discrepanze interessanti richiedono studi più dettagliati."