Serie A: il Napoli rientra in corsa per lo scudetto
Sport Campania

Serie A: il Napoli rientra in corsa per lo scudetto

martedì 22 marzo, 2011

NAPOLI, 22 MARZO -  Dopo il brutto tonfo del Milan a Palermo e la vittoria di misura dell’Inter contro il Lecce, per completare la trentesima giornata di campionato, restava da capire se la corsa per il titolo includesse una terza squadra oppure si limitasse ad un derby milanese.

Il responso uscito dal San Paolo nel posticipo di domenica è inequivocabile: il Napoli non ha intenzione di alzare bandiera bianca.

Il successo, per 2-1 sul Cagliari, arriva nonostante un primo tempo apatico e senza verve: partono meglio i sardi, che pressano molto alto sfavorendo lo sviluppo del gioco (in verità pesantemente condizionato anche da un forte vento, che sporca tutte le traiettorie aeree).[MORE]

La prima occasione capita sui piedi di Acquafresca, lanciato solo in contropiede, tenuto in gioco da un disattento Santacroce, che però è bravissimo a recuperare e ad infastidire l’avversario, che così, sbilanciato, tira a lato.

Per assistere invece ad un’azione manovrata e pericolosa del Napoli occorre aspettare la mezz’ora: Cavani, decentrato, lavora un buon pallone per l’inserimento di Lavezzi, che dribbla e tira con grande rapidità, ma poca precisione.

In sintesi, primo tempo brutto: brutto soprattutto il Napoli, da cui era lecito attendersi maggiore cattiveria considerata la posta in palio.

Ma come già successo una settimana prima contro il Parma, dagli spogliatoi sembra uscire un’altra squadra, quantomeno con tutt’altra mentalità: gli azzurri fraseggiano in velocità, approfittando delle accelerazioni di Hamsik e Lavezzi, inducendo tutti i giocatori a partecipare alla manovra d’attacco, così che anche i due interditori, Yebda e Pazienza, arrivino con facilità al tiro; le occasioni piovono a grappoli e al 48’ arriva già il primo vantaggio, su rigore procurato da Lavezzi e siglato da Cavani.

Tuttavia, proprio nel migliore momento del Napoli, un suicidio difensivo rischia di sciupare tutto lo sforzo compiuto finora: un isolatissimo Acquafresca, su cross di Cossu, anticipa di testa Cannavaro, che un po’ spaesato perde improvvisamente contatto sia con la palla che con l’avversario, lasciando sguarnita l’area di rigore; De Sanctis non è reattivo nell’uscita e si lascia superare sotto le gambe.

Tutto da rifare, ma i partenopei hanno il merito di conservare l’inerzia della gara, continuando a spingere e trovando immediatamente il nuovo vantaggio: Hamsik controlla palla sulla trequarti di campo e con un delizioso pallonetto scavalca i difensori cagliaritani, offrendo la possibilità a Cavani di involarsi solo contro il portiere; l’uruguaiano è altrettanto lesto a cogliere Agazzi in contropiede, beffandolo con un altro pallonetto perfetto.

Manca mezz’ora al fischio finale e il Napoli cerca con insistenza il terzo goal per chiudere i conti: al 70’, bastano quattro tocchi al tridente napoletano per mangiarsi tutto il campo, ma il colpo di testa di Cavani finisce poco alto sopra la traversa; all’80’ Mascara, appena entrato, centra il palo anticipando di testa il suo marcatore su ottimo traversone di Ruiz.

Gli ultimi dieci minuti invece sono del Cagliari, che tenta l’arrembaggio, ma il fortino napoletano non crolla.
Ad otto giornate dal termine, il Napoli, adesso a soli tre punti dalla vetta, è in piena corsa scudetto, e dopo la pausa ci sarà la sfida d’altissima classifica con la Lazio.


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