Sicilia, intercettazioni: non si placa la bufera
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Sicilia, intercettazioni: non si placa la bufera

venerdì 17 luglio, 2015

PALERMO, 17 LUGLIO 2015 – Regna ancora l’incertezza e lo sgomento attorno alla vicenda di ieri che riguarda il governatore della Sicilia Rosario Crocetta e il suo medico personale Matteo Tutino, la quale ha gettato scompiglio sull’isola. Secondo il quotidiano l’Espresso infatti, il medico, in arresto dallo scorso fine giugno, in un colloquio telefonico col governatore siciliano, avrebbe dichiarato, a proposito di Lucia Borsellino (figlia di Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia nel 1992) che «va fatta fuori. Come suo padre». Una dichiarazione shock, soprattutto se si considera il fatto che, dall’altro capo del telefono e in ascolto, c’è un personaggio che ha fatto dell’antimafia il caposaldo della suo modo di fare politica. Immediata la bufera che ne era scaturita. Come immediata era seguita la smentita da parte dello stesso Crocetta, il quale aveva affermato di non aver sentito pronunciare una frase del genere da parte dello stesso Tutino. Dopo queste affermazioni, ci aveva pensato la Procura di Palermo a smentire categoricamente, attraverso un comunicato ufficiale, l’esistenza di queste presunte intercettazioni, escludendo così di fatto questo tipo colloquio che sarebbe avvenuto tra i due. Ma la replica del quotidiano non si è fatta attendere, ed ecco che, sempre attraverso una nota, l’Espresso non ha fatto altro che ribadire il concetto espresso solo poche ore prima. Ecco il testo integrale: «L’Espresso ribadisce quanto pubblicato. La conversazione intercettata tra il presidente della regione Siciliana Rosario Crocetta e il primario Matteo Tutino risale al 2013 e fa parte dei fascicoli segretati di uno dei tre filoni di indagine in corso sull’ospedale Villa Sofia di Palermo».

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Stamane, sono anche arrivate le dichiarazioni di Giuseppe Lumia, senatore Pd ed ex presidente della Commissione Antimafia, il quale ha parlato di «gravità inaudita» e di vicenda «inquietante», sia dal punto di vista umano, sia da quello politico. Il senatore ha altresì messo in evidenza il fatto di come l’accaduto sia stato l’evidente dimostrazione di come fosse in atto una sorta di “golpe”, attuato da qualcuno affinchè si tornasse al più presto al voto in Sicilia.

Dal canto suo Crocetta, dopo essersi autosospeso e dopo aver affidato l’incarico della guida della regione al neo assessore alla Salute Baldo Gucciardi, sempre nella giornata di ieri, ha deciso di chiudersi nel silenzio nella sua residenza di Tusa, in provincia di Messina, in attesa di ulteriori sviluppi inerenti alla vicenda.

(Foto: ilfattoquotidiano.it)
 

Alessio Crapanzano
 


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