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La Commissione europea ha detto sì all'ingresso di Sky Italia sul mercato del digitale terrestre. Lo rende noto Jonathan Todd, uno dei potavoce della Commissione europea. La condizione base perchè questo possa avvenire, è che Sky debba trasmettere in chiaro e gratuitamente sul digitale terrestre per almeno cinque anni. Questo particolare consente alla News Corp di partecipare alla gara delle asseganzioni delle frequenze multiplex.
Diversi i dissenzi all'interno della Commisione sulla decisione Sky. Alla fine del dibattito, la proposta di Alminia è stata comunque adottata per consenso – da quando è guidata da Josè Manuel Barroso la Commissione non è mai arrivata alla conta dei voti – ma alcuni commissari hanno chiesto la messa a verbale della loro posizione contraria.[MORE]
MEDIASET NON CI STA'
Mediaset è «assolutamente sconcertata» della decisione presa oggi dalla Commissione europea sullo sbarco anticipato di Sky sul digitale terrestre e annuncia ricorso alla Corte di Giustizia Europea. «Mediaset – si legge in una nota dell’azienda – è assolutamente sconcertata della decisione presa oggi dalla Commissione europea». «Riteniamo che le condizioni fissate dalla commissione nel 2003 che impedivano a Sky di entrare nella tv digitale terrestre sino al 2012 in virtù della sua posizione dominante sul mercato pay – spiega Cologno Monzese – siano ancora valide come del resto il market test svolto tra tutti gli operatori italiani ha sostenuto. Con questa decisione si autorizza il monopolista della televisione satellitare e pay, non dimentichiamo che Sky detiene il 99,8% della pay tv satellitare e l’86% della tv a pagamento, a operare nel mercato free e lo si autorizza a entrare in possesso degli asset frequenziali già insufficienti per gli operatori attuali». «Per questo Mediaset – conclude la nota – ricorrerà contro tale decisione alla Corte di Giustizia Europea».
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