Studenti dell'IIS Petrucci-Ferraris-Maresca incontrano Paolo Coen
Eventi Calabria

Studenti dell'IIS Petrucci-Ferraris-Maresca incontrano Paolo Coen

giovedì 6 febbraio, 2014

CATANZARO, 06 FEBBRAIO 2014 - Una lezione assolutamente inedita, “fuori dalle righe” per gli alunni delle quinte classi dell’IIS PETRUCCI-FERRARIS-MARESCA, diretto dalla prof.ssa Francesca Bianco, che non solo hanno ricordato La Shoah ma, straordinariamente, per alcune, indimenticabili ore, ne sono divenuti testimoni: l’incontro è avvenuto grazie all’iniziativa originale e didatticamente mirata della dirigente Bianco che ha invitato Paolo Coen, il quale si è intrattenuto con gli alunni coinvolgendoli in letture e riflessioni sulla shoah.

Alunni e alunne , leggendo brandi di Primo levi, Amos Oz e Benedetto XVI, si sono “trasformati”, secondo le indicazioni che dava Coen, negli stessi autori che leggevano, diventando così non solo ascoltatori passivi, ma testimoni viventi della shoah. Il prof. Paolo Coen , storico dell’arte, è l’ organizzatore delle manifestazioni per il Giorno della Memoria dell'Università della Calabria, manifestazioni in cui concentra le proprie competenze sui temi della Shoah, del Museo e, più in generale, della trasmissione della Memoria. Da questa sua esperienza sono nati anche vari Corsi in Storia e didattica della Shoah che, ideati e organizzati con il sostegno dell'Ufficio Scolastico Regionale per la Calabria, si sono rivolti principalmente a insegnanti e a dirigenti scolastici. [MORE]

Paolo Coen riversa i suoi lavori video su un suo canale you tube: questi lavori nascono per gli studenti e perciò sono principalmente legati alla didattica.  L’incontro è stato introdotto dal saluto della dott.ssa Angela Riggio, dirigente dell’ufficio scolastico regionale, e dalla riflessione della dirigente dell’IIS: “Ho voluto fortemente questa giornata- ha sottolineato Francesca Bianco- perché credo nella forza della memoria che deve diventare concretamente “rispetto per l’umano”, per ogni essere umano al di là di qualsiasi “diversità”: lo studio della Shoah aiuta a meglio comprendere le implicazioni del pregiudizio, del razzismo, dell’antisemitismo e del ragionamento per stereotipi. Occorre che le nuove generazioni, nella nostre scuole, la comprendano, al di là di ogni retorica , come profonda e drammatica esperienza umana affinchè simili tragedie non accadano mai più.”

Significative le domande e riflessioni poste da alcune alunne al termine dell’incontro: Nicla Esposito, che ha esposto le sue profonde riflessioni sulla testimonianza di Primo Levi; Serena Roperti, sui meccanismi psicologici che hanno portato Hitler allo sterminio; Miriam Badolato, sulle questioni del razzismo genetico.

Con questa iniziativa, la dirigente Francesca Bianco e il prof Paolo Coen hanno trasmesso la Shoah agli alunni tenendo a distanza retorica e demagogia : in modo concreto, attraverso la testimonianza stessa dei ragazzi, si sono conseguiti gli obiettivi didattici e formativi di una scuola come l’IIS PETRUCCI-FERAARIS-MARESCA che è presidio di valori e democrazia:, perché il 27 gennaio è il giorno della memoria per i vivi e non della commemorazione per i morti, e la memoria è un elemento vivo: le lezioni del passato sono occasione di riflessione sulle contraddizioni e sulle speranze del nostro tempo, e sono l'antidoto più efficace per impedire il ripetersi delle tragedie del Novecento E' nelle scuole, infatti, che prende vita e forma il futuro di ogni società.

ANNA ROTUNDO


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