Tennistavolo: la Marcozzi incassa già due medaglie d'oro ai campionati italiani giovanili di Terni
CAGLIARI, 28 APRILE 2013 -
Le maratone quotidiane a base di cesti, corse, servizi e tornei dell’imperatore, protrattisi per oltre otto mesi sotto l’attenta regia del tecnico Massimiliano Mondello, non potevano non essere foriere di risultati. E infatti dopo tre giorni su sette di gare in quel di Terni, la Vecchia Signora del Tennistavolo ha già accumulato tre medaglie, di cui due d’oro (concretizzatesi ieri nel giro di dieci minuti) e una d’argento, che sarebbe potuta essere ancor più pregiata se il doppio maschile juniores composto da Alessandro Baciocchi e Dario Loreto, non avesse dissipato un vantaggio di due set sulla coppia dello Sterilgarda Castel Goffredo/TTAsola Mutti/Gerevini. Ieri il pronto riscatto nella competizione a squadre con il duo tosco –fiorentino – cagliaritano che si ritrova in finale nuovamente la formazione mantovana e la supera per 3 a 1. Poco prima Jhonny Oyebode e Marco Poma mostravano con orgoglio il simbolo della vittoria dal palchetto delle premiazioni dopo aver trionfato nel doppio maschile giovanissimi, senza concedere alcun set agli avversari.
Le speranze di poter arricchire il forziere del sodalizio di via Crespellani sono diverse. Non è ancora scesa in campo la “piccola stellina” Carlo Rossi nella categoria ragazzi e poi gli stessi giovanissimi maschili sono ora chiamati nella competizione a squadre e singolare maschile con il trio Oyebode – Poma - Loi. E c’è ancora da giocare il singolo maschile juniores con Baciocchi e Loreto che possono riservare di tutto.
LE CRONACHE DEI SUCCESSI
Il ventisei aprile sono di scena i due juniores Baciocchi e Loreto alle prese con il doppio maschile. Per loro prime tre gare abbastanza agevoli dove concedono un solo set in quella d’esordio contro il duo castellano formato dal figlio di Yang Min (Yaqui) e da Pezzini. Di seguito si confrontano con Appolloni/Rossi e Candelori/Cerquiglini (Campomaggiore Terni). Nella finalissima, seguiti come sempre da Massimiliano Mondello, “i due dell’Italia Centrale” partono nuovamente col botto dominando sul tandem misto del Castel Goffredo/TT Asola composto da Mutti e Gerevini. Ma sul due a zero a loro favore qualcosa non funziona più come prima e gradatamente calano di rendimento dando agli avversari maggiore consapevolezza che si concreta in un clamoroso recupero. Ipotizzabile a quel punto che, nonostante un argento non sia mai da buttare via, il tecnico e super campione di Vibo Valentia Massimiliano Mondello ne abbia cantato quattro ai suoi atleti. E la severa disamina collettiva ha portato dei frutti immediati perché l’indomani i due juniores della Marcozzi affrontano la competizione a squadre con tanta voglia di vincere. [MORE]Nella prima gara del tabellone eliminano per 3 a 0 il Verzuolo, poi è il turno del Tramin (3/0) e con lo stesso risultato il Messina. In finale si ritrovano la “bestia nera” Leonardo Mutti che gioca col suo compagno di squadra del Castel Goffredo Yang Yaqui. Disputa che comincia in salita per i marcozziani, perché gli avversari girano la formazione e Baciocchi non ce la fa con l’ex campione europeo allievi 2010. Rimedia Loreto a fatica su Yang per 3 – 2 ma è stata una contesa da brividi perché Dario, dopo aver perso il primo set, si è trovato in svantaggio per 1/5 anche nel successivo ma poi è riuscito a ricomporsi e a vincerlo. La terza frazione è appannaggio del suo avversario che prende il largo anche nella quarta (3/8) ma il fiorentino è molto bravo a non perdere le staffe e a farlo suo ai vantaggi. Nella schermaglia decisiva l’atleta della Marcozzi si ritrova sotto di 5 lunghezze (3/8) e poi riesce nuovamente a ribaltare set e partita. A quel punto il doppio Loreto/Baciocchi si impone per 3/1 sulla coppia castellana e infine Baciocchi non lascia scampo al giovane Yang che punisce con un severo 3/0.
Ieri pomeriggio il duo Oyebode/Poma, seguito come un ombra dal tecnico Stefano Curcio, risale il tabellone con un monologo di risultati: tutti 3/0 puliti. Prime vittime le coppie Martinalli/Moras e Trifirò/Giannino. Non incontrano nessuna seria difficoltà neanche in semifinale, opposti al tandem del Pieve Emanuele Cicchitti/Borsani e tanto meno nella finalissima contro il duo del TT Biella e TT Avalon Jacopo Sulis/Andrea Millo.
TESTIMONIANZE A CALDO
Stefano Curcio (Tecnico Marcozzi): “I due giovanissimi hanno giocato abbastanza bene, partivano con il favore del pronostico e siamo contenti che siano riusciti a concretizzarlo. Hanno messo in pratica quello che volevo vedere, d’altronde con gli allenamenti avevamo cominciato circa tre mesi fa. Innanzi tutto esercizi col cesto per fargli capire quali fossero i movimenti del doppio, decisamente diversi rispetto al singolo. Poi nelle settimane che ci separavano dalla competizione hanno provato sul tavolo come se fosse un allenamento normale. Però gli abbiamo preparati a puntino perché sono stati capaci di tradurre in campo tutte le tattiche richieste. L’aver ascoltato molto i consigli della panchina è un altro punto a loro favore a cui si associa anche il fatto di essere stati attenti e ligi per tutta la durata della competizione. Per quanto riguarda Alessandro Baciocchi siamo molto fieri di lui perché non si allenava da più di una settimana per via dell’influenza e invece l’abbiamo visto abbastanza tonico, attento e voglioso di vincere. Subito dopo la vittoria ci sono arrivati tanti complimenti via Facebook, ma attendiamo qualcosa di meglio nei prossimi giorni”.
Jhonny Oyebode: “A dire la verità questa medaglia me l’aspettavo, anche se il duo del Pieve Emanuele ci ha dato molto filo da torcere. Penso che il nostro merito stia nell’aver ascoltato i consigli di Stefano Curcio e grazie a quelli abbiamo portato a compimento la nostra prima missione qui a Terni. Dedico questa medaglia a Stefano che praticamente ci ha scortato per tutto il viaggio e poi al mio compagno di squadra Edoardo Loi e a Letizia Pili , per par condicio.
Marco Poma: “Ci tenevo tanto a conquistare questa medaglia che dedico a Edoardo Loi, Stefano Curcio, Massimiliano Mondello, a mio padre Alessandro e “poco, poco” a Letizia Pili. Mi sono piaciuto molto nelle mie conclusioni di rovescio, mentre Jhonny mi ha impressionato per i suoi colpi di dritto. Al momento della premiazione mi sono parecchio emozionato perché c’era tanta gente che ci stava applaudendo”.
Dario Loreto: “Rispetto a due giorni fa sia io, sia Alessandro ci sentiamo molto più felici, rilassati e tranquilli. Dopo la finale del doppio eravamo piuttosto adirati e il nostro allenatore molto, ma molto di più. Sotto il profilo tattico abbiamo sofferto abbastanza anche nella finalissima a squadre ma io sono riuscito a tirare fuori una bella dose di carattere evitando il peggio”.
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