The Apprentice 2: eliminata la toscana Serena Marzucchi, madre e donna in carriera allo stesso tempo
Cultura e Spettacolo Toscana

The Apprentice 2: eliminata la toscana Serena Marzucchi, madre e donna in carriera allo stesso tempo

sabato 15 marzo, 2014

 LIVORNO, 15 MARZO 2014 – Il sogno dell’avvocato Serena Marzucchi di lavorare per uno degli imprenditori italiani più in del momento, si è concluso nella puntata di ieri. La toscana infatti è stata eliminata a un passo dalla semifinale di The Apprentice Italia 2.

Un percorso interessante quello di Serena: nata a Siena, 34 anni, laureata in giurisprudenza, vive da dieci anni a Roma dove svolge la professione di avvocato nel settore pubblico. Nelle prove si è sempre dimostrata determinata, commettendo sì qualche errore ma rialzandosi sempre in piedi dopo ogni sconfitta. Ma la determinazione non è bastata, il Boss Flavio Briatore, nonostante la stima e l’ammirazione dimostrate nei confronti della concorrente, ha stabilito che non era lei quello che stava cercando.

[MORE]Nella puntata di ieri i quattro semifinalisti sono stati sottoposti a un duro colloquio con esaminatori di primo livello, professionisti nel settore: Daniela Gelmi, Gianluigi Cimmino, Fabrizio Gabelli, Nicola Belli e Alan Friedman. Ed è stato proprio nel colloquio con Daniela Gelmi che Serena ha mostrato le sue fragilità: il conflitto interiore di essere madre e donna in carriera allo stesso tempo.
Noi donne nella maggior parte dei casi ci troviamo davanti a un bivio: famiglia o lavoro? Come se le due cose fossero inconciliabili. Perché dobbiamo sacrificare tutti i nostri sogni e le nostre aspettative in funzione di marito e figli? Possiamo essere ottime moglie e madri senza però rinunciare alla nostra realizzazione professionale?

Secondo Serena sì e il suo esempio è da ammirare, perché lei ha scelto la strada più difficile: quella di non rinunciare alle sue aspirazioni lavorative pur continuando a essere una buona madre. Tutto ciò è possibile? Forse è complicato, ma con un po’ di impegno si può fare o almeno provarci. Ovviamente a qualcosa si deve rinunciare, ma in un mondo dove le donne hanno le stesse aspirazioni professionali di un uomo dobbiamo avere almeno il diritto di aprirci qualche possibilità senza convivere con il senso di colpa di trascurare la famiglia.

Complimenti quindi a Serena, al suo coraggio e alla sua volontà di combattere a denti stretti, nella speranza che diventi un punto di partenza per tutte quelle donne che hanno ancora voglia di mettersi in gioco.

 

Giulia Calvaresi

 

(Fonte immagine: duextutte.wordpress.com)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


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