Tosi e il futuro del centrodestra: ecco il suo progetto politico
Politica Veneto

Tosi e il futuro del centrodestra: ecco il suo progetto politico

martedì 8 ottobre, 2013

 VERONA, 8 OTTOBRE 2013- E’ sempre più deciso a candidarsi come nuovo leader del centrodestra il primo cittadino di Verona Flavio Tosi. Ora che la situazione politica all’interno della coalizione appare sempre più incerta, il sindaco scaligero ha colto la palla al balzo, presentando la sua Fondazione Flavio Tosi al Palbam di Mantova.[MORE]

Ha le idee molto chiare Tosi. “Occorre cambiare alcune regole per arrivare al cambiamento. Due mandati per i parlamentari, poi è necessario un ricambio generazionale. Abolire i senatori a vita, creare il Senato delle Regioni. Una nuova legge elettorale con i cittadini che scelgono i loro rappresentanti. E soprattutto il federalismo, chi produce deve avere la possibilità che i soldi che dà allo stato rimangano il più possibile sul territorio perché siano investiti per quel territorio dove sono stati prodotti”. Secondo il primo cittadino veronese è necessario esportare il modello con il quale ha vinto le elezioni amministrative: puntare sulle liste civiche, a suo dire “simboli non strutturalmente legati ai partiti”. Nelle parole di Tosi questo progetto infatti supera i confini di singole formazioni politiche, allontanandosi addirittura dall’impostazione della Lega Nord. Per questo Tosi aveva chiesto di non portare bandiere o simboli all’incontro. Il suo progetto ha un respiro molto più ampio. Non riguarda solo il Nord infatti, come testimonia lo slogan stesso (“Ricostruiamo il Paese”). “Non è una questione di Nord contro Sud ma di chi spende bene i soldi delle vostre tasche” ha detto Tosi. “Un esempio? La Puglia ha i conti in ordine e meno dipendenti in rapporto al numero di abitanti di quanti non ne abbiano Trentino Alto Adige o Val d'Aosta”.

Le parole d’ordine quindi sono: nuova legge elettorale e ricambio generazionale. Alcune considerazioni sulle ultime vicende politiche diventano poi esemplificative del pensiero tosiano. L’opposizione di Alfano, Lorenzin e degli altri pdlini quando si è deciso per la fiducia o meno al governo in carica è diventata una scelta apprezzabile per il fatto che “hanno messo a rischio la loro carriera politica per l’interesse dei cittadini”. Sono loro gli interlocutori con i quali Tosi ritiene sia possibile aprire un dibattito costruttivo. Così come sceglie Matteo Renzi tra le file della sinistra: il sindaco fiorentino è sempre piaciuto a Tosi, vedendo in Renzi il futuro del Pd e la persona più affine al suo stesso progetto di rinnovamento.

Federica Sterza

Foto www.frontierenews.it

 


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