Tre arresti a Bergamo per l'omicidio di un italiano ucciso in Brasile
BERGAMO, 6 GIUGNO 2013 - Sono state arrestate stamattina tre persone con l'accusa di essere i mandanti dell'omicidio di un imprenditore italiano in Brasile. Le ordinanze di custodia cautelare, eseguite dai carabinieri della Compagnia di Bergamo, riguardano tre bergamaschi imprenditori e commercianti del settore immobiliare, accusati di omicidio premeditato in concorso. Per due di loro è scattato il carcere per l'altro gli arresti domiciliari.
La vittima, Roberto Puppo 42enne di Levate, ha trovato la morte a Macelò, in Brasile, dove è stato ucciso il 24 novembre 2010 con 4 colpi di pistola mentre si trovava sul luogo per lavoro. Sul momento furono arrestati quattro brasiliani considerati gli esecutori del delitto, ma le indagini della polizia brasiliana avevano immediatamente evidenziato che non si era trattato di un omicidio a scopo di rapina, ma che vi fosse un mandante dall’Italia.
Pare che i carabinieri abbiano accertato che i tre bergamaschi, per far fronte a un cattivo investimento causa di una perdita di circa 200.000 euro, abbiano convinto la vittima a stipulare cinque polizze assicurative, "puro rischio morte", per un valore di 1.150.000 euro, indicando loro stessi o soggetti a loro riconducibili come beneficiari. Avrebbero poi indotto l'uomo, che aveva problemi economici, ad andare in Brasile con il pretesto di un lavoro molto remunerativo. Dall'Italia poi i tre bergamaschi avrebbero organizzato l’omicidio con sicari del luogo, tra cui una donna e un minorenne.
Durante la conferenza stampa, che si terrà alle 11.00 presso il Comando provinciale dei carabinieri di Bergamo, alla presenza del Procuratore della Repubblica, verrano dati I dettagli dell’operazione. [MORE]
(Foto dal sito crimeblog.it)
Katia Portovenero
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