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Avanza il Rosatellum al Senato. Protestano le opposizioni

Paolo Fernandes
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Avanza il Rosatellum al Senato. Protestano le opposizioni
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ROMA, 25 OTTOBRE – Avanza il Rosatellum bis, sempre più vicino ad essere la legge con cui si andrà a votare nelle prossime elezioni in programma per il 2018: in meno di tre ore, a Palazzo Madama, il Governo ha incassato tutte e cinque le fiducie richieste su altrettanti articoli.

In un’atmosfera caldissima, con centinaia di manifestanti del M5S radunatisi nella piazza antistante il Pantheon all’esterno del Senato, e le opposizioni furibonde all’interno dell’aula, le cinque votazioni hanno infatti visto prevalere il “Si” alla fiducia.[MORE]

150 sì e 61 no nella prima, 151 e 60 nella seconda, 148 e 61 nella terza e 150 e 60 nella quarta e 145 sì contro 15 no nella quinta hanno segnato il passaggio del nuovo testo della legge elettorale. A sostenere l’Esecutivo, oltre al Partito Democratico e ad Ap, sono stati anche i senatori delle autonomie e Ala, il gruppo dei Verdiniani, che si è espresso al completo in maniera favorevole.

Hanno invece votato no nelle prime quattro chiamate M5s, Sinistra Italiana, e Mdp, mentre gli uomini di Forza Italia, Lega e Gal erano assenti al momento della votazione. Gli ex-dem hanno inoltre sarcasticamente applaudito il voto favorevole di Verdini, mentre il M5s ha votato la seconda fiducia con una benda davanti agli occhi, tra urla, fischi e gestacci.

Alla quinta votazione hanno invece partecipato anche alcuni senatori di Lega e Forza Italia, per assicurare il raggiungimento del numero legale dopo le uscite di M5S, SI e MdP. Sono rimasti in aula, senza però prendere parte al voto, anche i “dissidenti” del Pd, da Chiti a Tocci.

Non hanno votato i cinque senatori a vita, eccezion fatta per Carlo Rubbia: gli altri quattro erano infatti assenti per congedo.

Dopo aver superato il banco di prova della fiducia, domani il Senato dovrà esprimere il voto finale (atteso in mattinata) e poi il Rosatellum bis sarà legge. Toccherà quindi al Presidente della Repubblica promulgarla. E proprio al Quirinale sono state rivolte pesanti parole dal deputato del MoVimento, Alessandro Di Battista, il quale ha affermato: “Mattarella stia attento a votare la nuova legge elettorale”.

Il ROSATELLUM IN BREVE – Il Rosatellum bis è una sorta di evoluzione del Mattarellum, con un misto di proporzionale (in questo caso prevalente) e maggioritario. Il 64% dei seggi sarà assegnato sulla base di un sistema proporzionale con listini plurinominali bloccati, mentre il restante 36% sarà formato da collegi uninominali, secondo il principio del “first past the post”. Non sarà possibile il voto disgiunto.

Paolo Fernandes

Foto: infooggi.it


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Scritto da Paolo Fernandes

Giornalista di InfoOggi

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