Caserta: in manette 3 poliziotti, sesso in commissariato, spaccio droga e l'auto per Gigi D'Alessio
Cronaca Campania

Caserta: in manette 3 poliziotti, sesso in commissariato, spaccio droga e l'auto per Gigi D'Alessio

giovedì 8 ottobre, 2015

CASERTA, 8 OTTOBRE 2015 - Droga, corruzione, sesso con 'squillo' in commissariato. Auto di servizio per accompagnare Gigi D'Alessio al concerto. Ci sono anche tre agenti di polizia del commissariato di Marcianise tra le 16 persone finite in manette per una operazione antidroga nel casertano della Direzione distrettuale antimafia. Gli agenti arrestati stamani dai loro colleghi della squadra mobile sono accusati di corruzione, peculato, traffico e spaccio di droga. [MORE]

I reati contestati vanno dall'associazione a delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di droga, all'usura, corruzione, falso , abuso d'ufficio. Tra gli episodi ricostruiti dai pm partenopei c'è un caso nel quale uno degli agenti usò un'auto della polizia per accompagnare Gigi D'Alessio a Napoli in occasione della presentazione di un nuovo disco. Lo stesso agente accompagnò il cantante negli Stati Uniti per un concerto che si tenne a New York. Inoltre è stato accertato che gli agenti, in un finto servizio anti-prostituzione, avrebbero fatto sesso con due ragazze sia nelle auto di pattuglia che nei locali del commissariato.

Non solo: secondo l’indagine della Dda, avrebbero coperto attivamente due gruppi criminali che a Marcianise, nel Casertano, operavano nel settore dello spaccio di droga, rivelando a pagamento notizie riservate su indagini o orientando le investigazioni su gruppi concorrenti, arrivando a consegnare le dosi di cocaina a imprenditori e professionisti e a recuperare i crediti e riciclare i proventi dello spaccio ritirando personalmente gli assegni dei boss.

A capeggiare i due gruppi attivi nello spaccio secondo gli investigatori, c'erano il 46enne D. B., ritenuto legato al clan Belforte di Marcianise, il quale utilizzava un negozio di articoli sportivi come base logistica e in qualche circostanza anche come luogo di vendita della droga, e il 41enne G. L.; questi si avvaleva di una fitta rete di pusher e riusciva a movimentare ogni settimana almeno 2 kg di hashish che acquistava sulla «piazza» napoletana dal pregiudicato Michele Iafulli, legato da vincoli di parentela al clan dei Tolomelli egemone nel quartiere Sanità di Napoli.

Tiziano Rugi
 


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