Case farmaceutiche in gara per il Viagra: la pillola blu diventa farmaco generico
Salute Lazio

Case farmaceutiche in gara per il Viagra: la pillola blu diventa farmaco generico

giovedì 17 gennaio, 2013

LATINA, 17 GENNAIO 2013 - A giugno, con l’esattezza il 22 scadrà il termine di brevetto per la famosa compressa azzurra, in gergo chiamata pillola dell’amore, che aiuta il genere maschile a contrastare le disfunzioni sessuali. Il farmaco immesso sul mercato nel lontano 1998, ha fatto guadagnare all’azienda madre, la Pfizer, cifre importanti, si pensi che solo in Italia in dieci anni sono state acquistate più di sessanta milioni di confezioni.

L’arrivo dell’estate quindi segnerà una data importante per le case farmaceutiche, pare che già una decina siano interessate ad addentrarsi all’interno del business “dell’amore” per un giro di settantatré milioni di euro. Il principio attivo, il sildenafil, tra pochi mesi diventerà un farmaco generico, ma per acquistarlo servirà sempre una prescrizione medica.[MORE]

Anche il costo andrà a diminuire, si parla già del 30/40% in meno, da precisare che al momento in una scatola sono presenti quattro pasticche, con un prezzo che si aggira attorno ai cinquantaquattro euro, quindi sara un Viagra low cost.

Vincenzo Gentile, docente di Urologia a Roma e primario all'Umberto I, afferma: «I produttori si augurano che i consumi aumentino con il calo dei costi. Sono convinto che succederà. I pazienti sentono molto il prezzo, soprattutto in questo periodo di crisi. Non credo che con la caduta del brevetto ci si rivolgerà ai prodotti concorrenti. E poi il Cialis e il Viagra sono diversi. Il primo resta nel sangue più a lungo, fino a 18 ore, il secondo, come il Levitra ha una emivita di 7 o 8 ore».

Inoltre il professor aggiunge: «Il Viagra in questi anni ha sensibilizzato le persone ai problemi andrologici. La gente si fa visitare più di una volta. Dall'altro lato noi medici abbiamo dovuto vincere la tentazione di cavarcela davanti ai problemi erettili prescrivendo la pillola. In quel modo si rischiano di non vedere le malattie che possono stare dietro quella disfunzione».

(fonte: www.farmacialider.org)

Rosalba Capasso


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