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Riceviamo e pubblichiamo
DA CRISTICCHI SCUSE INSUFFICIENTI: CONDANNI I VIOLENTI E RITIRI L’ALBUM DAL MERCATO
“Le scuse, peraltro ancora timide e ambigue, di Simone Cristicchi, per le gravissime e infamanti offese rivolte alle Forze dell’Ordine, sono ancora del tutto insufficienti”. Ad affermarlo è Franco Maccari, Segretario Generale del Coisp, il Sindacato Indipendente di Polizia, riferendosi alle polemiche suscitate dal testo della canzone “Genova Brucia”, sui fatti accaduti nel 2001 al G8 di Genova, eseguita da Simone Cristicchi al concerto del Primo maggio. [MORE]
“Cristicchi – continua Maccari - non può pensare di chiedere il perdono delle Forze dell’Ordine senza dissociarsi in maniera netta da quanto commesso nei giorni del G8 di Genova da moltissimi manifestanti, e cioè scontri, vandalismi, saccheggi, devastazioni: altro che i girotondi di donne, vecchi e bambini di cui vaneggia nella sua canzone. Scuseremo Cristicchi solo se questi condannerà pubblicamente i teppisti, i violenti, i delinquenti che in quei giorni hanno messo a ferro e fuoco una città, distruggendo ogni cosa e bersagliando le Forze dell’Ordine con ogni genere di arma impropria, dai sassi, alle molotov, agli estintori. E soprattutto – conclude Maccari - il cantante dovrà impegnarsi a ritirare dalla vendita il suo album e a non cantare mai più quella infame canzone”.
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