Covid. AstraZeneca, non violiamo contratto, falso che dirottiamo fiale
Cronaca Lazio Roma

Covid. AstraZeneca, non violiamo contratto, falso che dirottiamo fiale

mercoledì 27 gennaio, 2021

AstraZeneca, non violiamo contratto, falso che dirottiamo fiale. Non c'è obbligo consegna dosi. Vaccino non ad altri a scapito Ue
ROMA, 26 GEN - "Nell'accordo c'è scritto: faremo del nostro meglio, non c'è un obbligo sulla consegna delle dosi. Falso che stiamo dirottando fiale verso altri Paesi a scapito dell'Unione. Non stiano violando il contratto". Lo afferma l'amministratore delegato di AstraZeneca, Pascal Soriot - in un'intervista a Repubblica, insieme ai giornali della Leading European Newspaper Alliance - replicando ai rilievi mossi dall'Ue dopo l'annunciato taglio da parte dell'azienda del 60% delle dosi del proprio vaccino anti-Covid che verranno distribuite nel primo trimestre 2021 in Ue.

"Appena avremo l'approvazione dell'Ema, nei giorni successivi - ha quindi assicurato Soroit - invieremo subito 3 milioni di dosi in Ue, poi ci sarà un'altra fornitura corposa nella settimana successiva e così nella terza e quarta settimana del prossimo mese.

L'obiettivo è recapitare all'Unione europea 17 milioni di dosi entro la fine di febbraio. Di queste, faccio una stima superficiale perché l'esatta allocazione la fa l'Ue, 3 milioni di dosi in Germania, 2,5 circa in Italia e due in Spagna.

Vorremmo poter fare molto di più, ma non è neanche poco". Quanto ai problemi di produzione verificatisi, Soriot rileva che anche in Gran Bretagna "abbiamo avuto problemi, ma il contratto di fornitura con il governo britannico è stato firmato tre mesi prima di quello con l'Ue e quindi abbiamo avuto il tempo di prepararci e risolvere simili disfunzioni in attesa dell'ok dell'agenzia del farmaco britannica. Ma tra febbraio e marzo riprenderemo a produrre a capacità massima anche per l'Ue".

Rispetto all'ipotesi che le dosi siano dirottate verso altri Paesi, "questa accusa è semplicemente errata, perché, lo ripeto, sul vaccino anti coronavirus non facciamo profitti né qui né altrove nel mondo, ed è scritto nero su bianco nel contratto di collaborazione con Oxford.

Certo, molte persone sono stanche, il mondo vuole vaccinarsi e i governi sono sotto pressione, lo comprendo appieno. Ma non dirottiamo i vaccini degli europei ad altri Paesi che, secondo questa ricostruzione ingiusta - conclude - ci pagherebbero".


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cronaca.