Crolla il mercato delle sigarette elettroniche: altro flop per l'economia italiana
Salute Lombardia

Crolla il mercato delle sigarette elettroniche: altro flop per l'economia italiana

venerdì 11 ottobre, 2013

SANTO STEFANO LODIGIANO, 11 OTTOBRE 2013 - Il boom delle sigarette elettroniche sta naufragando. In Italia, sono state circa 400mila le persone che hanno abbandonato tabacco e sigaretta classica per passare alla sigaretta elettronica. Col suo design moderno, l’uso del vapore acqueo che sostituisce il fumo della sigaretta classica e i suoi tanti aromi naturali, la sigaretta elettronica detta anche e-cig, sembrava aver trovato un posto di “elite” nella vita degli italiani fumatori che la iniziavano a preferire alle “bionde” tradizionali.

Il fenomeno, importato dalla Cina nel 2003, aveva subito attratto la curiosità dei tanti fumatori accaniti che vedevano nella sigaretta elettronica una possibile soluzione in termini di salute: infatti essa non produce né combustione né monossido di carbonio, il “fumo” emesso è dovuto alle particelle di glicerolo e inoltre la nicotina (se il fumatore la introduce) è di quantitativo variabile.Tutti questi elementi, hanno fatto sì che in Italia si aprisse un vero e proprio mercato legato all’uso e al consumo di questo prodotto. Infatti, non sono stati pochi i giovani che hanno investito su tale attività, facendo registrare solo nel 2012 un numero esorbitante di negozi che si occupavano della vendita delle sigarette elettroniche. Purtroppo il boom è durato troppo poco e come risposta alle tante attività sorte in così poco tempo, ora se ne sta moltiplicando la chiusura. [MORE].

Dai dati emersi da un’ indagine effettuata da Immobiliare.it, si registra quanto segue: i negozi chiudono sia al nord che al sud, senza distinzione geografica, vendendo la loro licenza con prezzo medio tra i 10/20 mila euro; sperando che qualcuno abbia voglia di tentare ancora la fortuna.
Sono tre gli elementi chiave che hanno favorito il “crollo” del mercato della sigaretta elettronica: l’entrata in vigore – da Gennaio 2014 - della tassazione su tale prodotto che salirà al 58,8%, la commercializzazione sottoposta ad autorizzazione da parte del Monopolio dello Stato e infine la normativa da rispettare per i rivenditori che è la stessa prevista per la gestione delle tabaccherie. 

Senza dimenticare che già da qualche mese alcuni ricercatori hanno fato emergere dati inquietanti a proposito degli effetti dannosi di tali sigarette. Pare che esse producano una forte resistenza delle vie aeree, il che fa pensare che le sigarette elettroniche possano provocare un danno immediato ai nostri polmoni. Ma in tal senso le ricerche sono ancora tutte aperte.
C’è da dire che, come ogni fenomeno di massa, anche le “e-cig” sono ormai passate di moda.
In ogni caso, fra aumento della tassazione e probabili danni alla salute, l’Italia sta subendo un altro duro colpo alla sua già labile economia.

(Foto da: www.eunews.it)

Giuliana Passante


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