Ddl intercettazioni e norma anti-blog, il web e la piazza si mobilitano
Cronaca Emilia Romagna

Ddl intercettazioni e norma anti-blog, il web e la piazza si mobilitano

martedì 27 settembre, 2011

MILANO, 27 SETTEMBRE 2011 – La norma "ammazza-blog" scatena le proteste del popolo della rete. In vista della discussione in merito al ddl Alfano sulle intercettazioni, la protesta si sposta anche in piazza. Il comma 29 del Ddl intercettazioni prevede l’obbligo di rettifica previsto dalla legge sulla stampa per tutti i siti informatici e non solo per i periodici. Se la norma dovesse essere approvata, i proprietari di qualunque blog saranno obbligati a pubblicare entro 48 ore dalla segnalazione, eventuali rettifiche, pena 12.500 euro di sanzione. Per la segnalazione di rettifica sarà sufficiente una e-mail. [MORE]

Si tratterebbe di un provvedimento che colpisce la libertà in rete. Le discussioni sulla norma potrebbero riprendere tra stasera e domani e sono già tantissimi a denunciare la nuova legge ormai nota come “ammazza blog”. Il provvedimento ha suscitato un vero e proprio fermento sul web: molti i gruppi nati su Facebook come “Salva i Blog! di Francesco D’Ambrosio" con 32000 iscritti e “Salva i Blog! Contro il DDL anti-Blog presente alla Camera (DdL C. 1269)” con 20 mila iscritti. E ce ne sono tanti altri che portano il nome “No alla legge anti-blog”, “blocchiamo la norma ammazza-blog”. Le mobilitazioni erano già cominciate nell’estate del 2010 quando era stata annunciata la proposta di legge. Oggi, in vista di una nuova discussione alla Camera, tornano le proteste. Prosegue anche la petizione in rete con la raccolta di firme sul sito Firmiamo.it, cominciata nel 2008, e arrivata oggi a raccogliere più di 1000 firme. L’obiettivo è arrivare a 5000.

E la rivolta non è presente solo nel web ma diventa “reale” spostandosi in piazza. Il 29 settembre è prevista infatti una manifestazione in piazza del Pantheon a Roma organizzata dal “Comitato per la libertà e il diritto all'informazione, alla cultura e allo spettacolo”, alla quale sono stati invitati personaggi più o meno noti e molte associazioni. Tra di esse anche l’associazione Articolo21, il cui portavoce Giuseppe Giulietti commenta così la legge: «Bendare tutti per salvarne uno. Questo sembra essere ormai l'unico criterio che guida la maggioranza nella riproposizione della legge bavaglio, perché di bavaglio si tratta». E anche Antonio Di Pietro dal suo blog attacca: « È un insulto alla libertà e alla democrazia, è una misura fascista».

Marika Di Cristina


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