Deputato si barrica nel centro di accoglienza di Lampedusa

PALERMO, 22 DICEMBRE 2013 - Era stato inviato dal ministro dell'Interno Angelino Alfano per verificare la situazione del centro di prima accoglienza di Lampedusa. Dopo aver visto le condizioni e la risposta del ministro, il deputato del PD Khalid Chaouki ha deciso di barricarsi nel centro di accoglienza, in attesa di risposte più idonee all'emergenza.

Il deputato ha deciso anche di documentare le precarie condizioni di vita dei migranti attraverso una serie di foto dal cellulare, che invia poi periodicamente sul suo profilo di Twitter. La sua posizione è stata resa ancora più chiara da una lettera che Khalid Chaouki ha inviato alla redazione de La Stampa, spiegando le motivazioni del suo gesto.[MORE]

Stando alle fonti, i profughi non hanno alcuna tutela legale e nessuna assistenza per i problemi psicologici che si portano dietro. Oltre al trauma del viaggio e dei familiari perduti, i profughi sono costretti a vivere in sovraffollamento in ambienti fatiscenti, in balìa  delle intemperie e senza nemmeno una mensa che possa garantire un pasto caldo.

Nel frattempo, continuano gli spruzzi anti-scabbia che ledono i diritti umani stabiliti dal diritto internazionale e dall'Unione Europea e che potrebbero causare ulteriori penalizzazioni dell'Italia sia in sede europea che in sede internazionale.

Il deputato denuncia anche la disparità di trattamento tra i morti del 3 Ottobre scorso a Lampedusa e i profughi sopravvissuti. Se per i primi, lo Stato si è impegnato da subito, per i secondi i tempi potrebbero diventare "illegali".

Infatti, secondo le direttive i profughi dovrebbero stare nei centri di accoglienza solo tre giorni, il tempo di identificarli. Invece, la situazione rischia di diventare cronica. Il deputato assicura che resterà nel centro di accoglienza di Lampedusa finché non otterrà riscontro dal Governo e finché non si apriranno gli occhi.

Fonte: Repubblica.it

Annarita Faggioni