Epifania, la festa più importante che ci sia
Parola e Fede Calabria

Epifania, la festa più importante che ci sia

lunedì 5 gennaio, 2015

05 GENNAIO 2015 - Non vuole essere uno slogan pubblicitario il titolo di questo pezzo, ma un vero messaggio di fede. Qual è il significato del termine epifania? Qual è, inoltre l’importanza di questa festa? Il termine deriva dal greco antico, verbo ἐπιφαίνω, epifàino (che significa "mi rendo manifesto"), dal sostantivo femminile ἐπιφάνεια, epifàneia (manifestazione, apparizione, venuta, presenza divina). [MORE]


Per comprendere bene di cosa stiamo parlando leggiamo il testo del vangelo.
Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo». Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese (Mt 2,1-12).


Profezia stupenda cui l’Evangelista Matteo dona compimento attraverso il racconto dei Magi. L’Apostolo Giovanni vede il suo perfetto compimento nella Gerusalemme celeste. Gesù è il vero sacramento dell’unità e della riconciliazione dei popoli e delle nazioni. Dove lui non regna, impera la guerra, la distruzione, la desolazione.


I Magi sono dei cercatori. La ricerca umana se fatta con libertà interiore ti porta necessariamente a Cristo, perché lui ha lasciato tanti segni nella storia. Oggi però San Matteo ci insegna un’altra grandissima verità. Verso Gesù si può camminare anche seguendo le vie della ragione, della scienza, della storia, della natura. Si cammina verso, ma non si giunge fino a Lui. Si arriva a Lui lasciandosi aiutare dalla rivelazione consegnata alle Scritture e agli interpreti di essa. Oggi si giunge a Lui attraverso le Scritture interpretate con la potente luce dello Spirito Santo nella Chiesa una, santa, cattolica, apostolica. Dove lo Spirito viene rattristato, la Scrittura da sola porta ad un falso Cristo. Scrittura, Spirito Santo, interprete devono essere una unità inseparabile. Solo questa triplice via porta al vero Cristo.


Nei doni che offrono, oro, incenso e mirra, i Magi, poi dimostrano di avere una conoscenza precisa di Gesù. Offrendo oro, lo riconosco Re. Offrendo l’incenso attestano la divinità del bambino e offrendo la mirra, riconoscono in Gesù la sofferenza umana che si fa redenzione dei fratelli.


Il mio augurio per tutti voi? Che possiate cercare il Signore con coscienza retta e trovarlo e quando l’avrete trovato, non lasciatelo più. Possiate essere una cosa sola con lui. Possiate essere come la cometa che faccia luce nel buio di questo mondo per rischiarare le tenebre dei fratelli.
E ora vi lascio con un bellissimo Meditare per riflettere sul mistero dei Magi e dell’Epifania del Signore.


I Re Magi
Eravate sapienti.
Avete visto la stella, la luce.
Andiamo.
È di Dio.
La seguiste con amore.
Eravate certi:
vi avrebbe condotto alla verità.
Erode non vi faceva paura.
Come avrebbe potuto se Dio era con voi?
Camminaste...
La verità:
una Donna,
pura e bella,
in una povera e umile grotta,
aveva dato al mondo
la Giustizia, la Pace, l'Amore.
Giuseppe,
con la tua fede,
hai dato ascolto alle parole dell'Angelo,
hai detto sì a Dio,
hai preso con te,
come tua Sposa,
colei che ha dato al mondo la Luce.
Re Magi,
anche oggi soffrireste molto,
vedendo l'uomo nelle tenebre,
nella menzogna,
turbato dalla venuta di Cristo Gesù.
Uomo,
la stella anche oggi ti indica la strada,
ti vuole condurre alla verità.
Ma tu prima dici e poi neghi,
insegni la verità con le labbra
e la rinneghi con il cuore.
Dici di credere e combatti il tuo Salvatore.
Vuoi andare alla grotta per uccidere il nato Re.
Cristo Gesù non è una favola,
è storia di morte e di risurrezione,
è storia che ti chiama alla verità,
che ti dice: "Vieni e vedi".
Uomo,
convertiti e anche in te brillerà la sua verità.
La riconoscerai
perché in te abita e dimora lo Spirito Santo.
La sua luce illuminerà i tuoi passi
e la menzogna non avrà più posto nel tuo cuore.
Va', uomo...
Va' incontro alla verità del tuo Signore
e proclama le sue meraviglie. (Maria Marino, Ispiratrice-Fondatrice del Movimento Apostolico).


Don Francesco Cristofaro
www.donfrancescocristofaro.it


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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