Ferrara e la sfida della disoccupazione: un problema in crescita nel 2024

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rrara, 26 novembre 2024 - La città estense, nota per il suo patrimonio storico e culturale, si trova a dover affrontare un problema sempre più pressante: la crescita della disoccupazione. Nel 2024, le statistiche hanno evidenziato un aumento significativo del tasso di disoccupazione, portando alla ribalta questioni economiche e sociali che richiedono interventi rapidi e incisivi.

 

Un problema che non accenna a fermarsi

 

Secondo i dati più recenti forniti dall'ISTAT, la provincia di Ferrara ha visto un incremento del tasso di disoccupazione, che ha raggiunto il 9,5%, in crescita rispetto all'8,3% dello scorso anno. Questo aumento riguarda in particolare i giovani tra i 18 e i 34 anni, il cui tasso di disoccupazione è schizzato al 25%, ben al di sopra della media regionale dell’Emilia-Romagna.

 

Le cause di questa situazione sono molteplici. Da un lato, la crisi economica post-pandemia continua a lasciare segni evidenti, con molte piccole e medie imprese che faticano a riprendersi. Dall’altro, il rallentamento del settore industriale e agricolo – tradizionalmente pilastri dell’economia locale – ha contribuito a una contrazione delle offerte di lavoro.

 

I settori in difficoltà

 

Ferrara è storicamente legata al settore agricolo e al manifatturiero. Tuttavia, nel 2024, entrambi i settori stanno affrontando sfide complesse. L’agricoltura, ad esempio, soffre gli effetti dei cambiamenti climatici e l’aumento dei costi di produzione, che hanno portato molte aziende a ridurre il personale. Allo stesso modo, il settore industriale è in crisi a causa della concorrenza internazionale e della transizione ecologica, che richiede investimenti in tecnologie innovative che molte aziende non possono permettersi.

 

Anche il settore turistico, che rappresenta una risorsa fondamentale per Ferrara, non è esente da problemi. Nonostante la città attiri ogni anno migliaia di visitatori per i suoi eventi culturali e artistici, come il Buskers Festival e le mostre di Palazzo dei Diamanti, molti lavoratori stagionali denunciano contratti precari e salari insufficienti.

 

Le conseguenze sociali

 

La crescita della disoccupazione ha un impatto diretto sul tessuto sociale di Ferrara. Sempre più famiglie faticano ad arrivare a fine mese, e la povertà relativa è in aumento. Le associazioni caritative locali, come la Caritas, segnalano un incremento delle richieste di aiuto, soprattutto per beni di prima necessità.

 

Inoltre, la mancanza di lavoro sta alimentando un fenomeno già preoccupante: lo spopolamento. Sempre più giovani lasciano Ferrara per cercare opportunità altrove, spesso nelle grandi città del nord Italia o all’estero, aggravando il problema dell’invecchiamento della popolazione.

 

Le possibili soluzioni

 

Le istituzioni locali stanno cercando di reagire. Il Comune di Ferrara, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, ha annunciato un piano di intervento per rilanciare l’occupazione. Tra le misure previste ci sono incentivi fiscali per le imprese che assumono giovani, investimenti nella formazione professionale e nel reskilling dei lavoratori, e progetti per attrarre nuove aziende sul territorio.

 

Anche il mondo accademico si sta mobilitando. L’Università di Ferrara ha avviato programmi per favorire l’imprenditorialità giovanile e l’innovazione tecnologica, nella speranza di creare nuove opportunità di lavoro per i laureati.

 

Una sfida collettiva

 

La crescita della disoccupazione a Ferrara è un problema che richiede uno sforzo congiunto da parte di istituzioni, imprese e cittadini. Solo attraverso una visione comune e interventi mirati sarà possibile invertire questa tendenza e garantire un futuro più stabile per la città e i suoi abitanti.

 

Ferrara, con il suo ricco patrimonio e il suo potenziale umano, ha tutte le carte in regola per superare questa crisi. Ma il tempo stringe, e il 2024 potrebbe rappresentare un momento decisivo per il futuro e

conomico e sociale della città.

 

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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