Finanziaria: scompaiono le piccole province
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Finanziaria: scompaiono le piccole province

mercoledì 26 maggio, 2010

Addio alle piccole Province. Il Consiglio dei ministri pensa al taglio degli enti con meno di 220 mila abitanti. Escluse dalla forbice le cinque regioni a statuto speciale e quelle che confinano con Stati esteri. Nel Lazio verrebbe cancellata la Provincia di Rieti, che ha 159 mila abitanti. Nel resto d'Italia ce ne sono altre otto a rischio: Ascoli Piceno, Matera, Massa e Carrara, Biella, Fermo, Crotone, Isernia e Vibo Valentia. Crotone, Vibo Valentia e Biella sono state create nel 1992 ma sono diventate operative tre anni dopo. Fermo, istituita nel 2004, ha aperto i suoi uffici nel 2009. Se fosse eliminata, si salverebbe la vicina Ascoli Piceno, in virtù dell'accorpamento.[MORE]
Sulla decisione presa dal governo infuria lo scontro. "E' una farsa bella e buona", fanno sapere dal Pd.
Duro il presidente della Provincia di Rieti Fabio Melilli: "Domani scopriremo chi è il genio che ha deciso di fissare questa asticella per definire l’utilità o l’inutilità delle Province". Per Michele Iorio, presidente della Regione Molise, "gli effetti potrebbero essere insopportabili quindi sarà necessario verificare i limiti insieme alle Regioni perchè la manovra potrebbe incidere sul sistema sociale del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno".
'Grossa ingiustizia' secondo il presidente della Provincia di Vibo Valentia, Francesco De Nisi a capo di un esecutivo di centrosinistra. "Un provvedimento di carattere demagogico. I risparmi che si avranno con i tagli saranno minimi, se non irrisori - sostiene De Nisi - pochi milioni di euro a fronte dei 24 miliardi della manovra".


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