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Fitto (Pdl), 500mila euro il prezzo della corruzione

Elisa Signoretti
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Fitto (Pdl), 500mila euro il prezzo della corruzione
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BARI, 16 AGOSTO 2013 - Il finanziamento di 500mila euro che l'ex presidente pugliese, Raffaele Fitto (Pdl), ricevette per il suo movimento politico 'La Puglia prima di tutto' durante le regionali 2005 da Giampaolo Angelucci per far in modo che venisse assegnato, a quest'ultimo, l'appalto da 198 milioni per la gestione di 11 Rsa,''si connota illecitamente in quanto è stato il prezzo della corruzione del Fitto da parte di Angelucci''. Così scrive il tribunale di Bari nel motivare la condanna di Fitto a 4 anni per corruzione e illecito finanziamento ai partiti.

Si trovano, dunque, nelle 769 pagine le motivazioni della sentenza con la quale il 13 febbraio 2013 Fitto, ex ministro agli Affari regionali ed ora parlamentare del Pdl, è stato condannato a quattro anni di reclusione per corruzione, illecito finanziamento ai partiti e abuso d’ufficio ed interdetto per cinque anni dai pubblici uffici.

Da quanto appreso, secondo il tribunale, Fitto aveva "un disegno molto più ampio rispetto alla semplice volontà di attivare le strutture sanitarie" Rsa, che avevano il compito di sopperire alla drastica riduzione dei posti letto ospedalieri imposta dalla legislazione nazionale e dal bilancio regionale. I giudici scrivono che tale disegno  "ha consentito a Fitto di contare su un appoggio economico di rilievo per il suo movimento politico che proprio in quel periodo si stava formando".

Secondo inoltre la ricostruzione del tribunale, per ottenere i 500mila euro da Angelucci, Fitto effettuò una "diretta intromissione nelle decisioni spettanti ai direttori generali delle Asl sulla attivazione delle Rsa e sul tipo di gestione da scegliere", per poi accentrare "in una gara unica tutti gli appalti per gestire le Rsa".
"Ciò – scrivono i giudici – al fine di creare a monte tutti i presupposti perchè venisse espletata una gara di tale portata economica ed impegno organizzativo per i soggetti proponenti" che "solo un unico e importante gruppo imprenditoriale sarebbe stato capace di presentare".

Il tribunale afferma inoltre che, nonostante la sconfitta elettorale, il presidente uscente si adoperò per estendere ad altre tre Rsa l'appalto vinto da Angelucci con il Consorzio San Raffaele in quanto "aveva assunto degli impegni", che, da quanto affermano i giudici, non erano altro che il corrispettivo degli ultimi finanziamenti che il gruppo Tosinvest di Angelucci doveva elargire al movimento di Fitto.

(Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno)

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Scritto da Elisa Signoretti

Giornalista di InfoOggi

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