Formigoni, azzerare la giunta e avanti fino al 2015. Bossi, "Si voterà con le politiche"
Politica Lombardia

Formigoni, azzerare la giunta e avanti fino al 2015. Bossi, "Si voterà con le politiche"

venerdì 12 ottobre, 2012

MILANO, 12 OTTOBRE 2012 - A quanto sembra, il primo round del braccio di ferro tra la Lega e Roberto Formigoni, se lo è aggiudicato quest'ultimo. Così, dopo la lunga giornata di ieri, il presidente della Regione Lombardia conferma, "Riprendiamo la prospettiva del 2015", aggiungendo, "Procederò nei prossimi giorni a dar vita a una giunta nuova, ridimensionata nel numero e scegliendo persone che siano in grado di portare avanti le politiche di eccellenze portate avanti in tutti questi anni dalla Regione Lombardia".

Così, Roberto Formigoni, intervistato a Radio 24, dopo l'ennesimo scandalo che ha portato all'arresto dell'assessore Domenico Zambetti accusato di aver comprato i voti dalla 'ndrangheta, è convinto che per superare quest'ultima scossa che ha colpito il Pirellone, sia sufficiente azzerare la giunta attuale per traghettarsi fino alla scadenza naturale della legislatura nel 2015. [MORE]

Poi, riprendendo il discorso su Zambetti Formigoni fa come Ponzio Pilato, scaricando tutta la responsabilità sui partiti della sua maggioranza, "Nel 2010 non avrei riconfermato Zambetti, perché col tempo si conoscono meglio le persone ma la decisione di tenerlo in giunta è stata presa su pressioni dei partiti della maggioranza che la sostengono". Questo ha indotto il conduttore di "24 mattino" a domandargli, "Ma perché, non li sceglie lei gli assessori"?, a cui Formigoni ha replicato: "Sa, il presidente eletto è anche supportato dai partiti. Non siamo dei dittatori sudamericani. Giustamente c'è un ruolo dei partiti con i quali si arriva a delle soluzioni. In questo caso è stato fatto un errore, ma zambetti personalmente aveva giurato e spergiurato di non avere nulla a che fare. Purtroppo mentiva me, ha tradito la fiducia mia e dei cittadini".

Tuttavia, Formigoni deve fare i conti con le spaccature all'interno della Lega. Infatti, se Roberto Maroni, alla fine, è rimasto accanto a Formigoni, elogiando “l’eccellenza lombarda” portata avanti dalle giunte del presidente della Regione Lombardia, di diverso avviso è il segretario Lombardo del Carroccio Matteo Salvini che incalza, "Se ne faccia una ragione si va alle urne in primavera. Può essere che il consiglio federale decida di far saltare il tavolo. Serve far saltare il tavolo adesso? Siamo dispostissimi. Se qualcuno ci dice ‘salta il Piemonte e il Veneto’ chissenefrega". Più o meno della stessa lunghezza d'onda Umberto Bossi che, in merito, ha dichiarato, "Penso si voti in contemporanea con le politiche", ovverosia in primavera.

(Fonte: Ansa, La Repubblica)

Rosy Merola


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