I Quartieri Spagnoli e la Street Art: viaggio tra falsi pregiudizi e nuovi percorsi urbani
Cultura e Spettacolo Campania

I Quartieri Spagnoli e la Street Art: viaggio tra falsi pregiudizi e nuovi percorsi urbani

lunedì 3 novembre, 2014

 NAPOLI, 3 NOVEMBRE 2014- In un reticolato fatto da fitti palazzi, piccole botteghe e bassi (piccole abitazioni poste a piano terra con accesso diretto sulla strada, in napoletano Vasci) costruiti sulle scale, il sole non splende come nel resto della città ma arriva più dolcemente nei vicoli dei Quartieri Spagnoli. Da ovest verso est e da nord a sud, la zona di Montecalvario sembra una mondo a parte, una Napoli a parte che comunque è a 30 metri dalla ricca e consumista Via Toledo. In giro non ci sono turisti ma soltanto motorini che salgono e scendono le famose scalette dei film, non so come fanno visto che ne sono proprio tante. In un mondo a sé come quello dei Quartieri Spagnoli nel 2009 è arrivata la street art e gli artisti napoletani Cyop e Kaf.


Un duo insolito che se si percorrono le stradine del centro storico è presente in molte zone con figure ed esseri futuristici, esprimendo inquietudine a più non posso. Ed è nei Quartieri che i due geni hanno trasformato semplici cancelli, garage e fabbricati dismessi in vere e proprie opere d'arte. Duecento opere in una mostra a cielo aperto, in cui ogni angolo ed ogni portone ha una storia da raccontare o da interpretare, le quali sono state inserite nel progetto “Quore Spinato” sfociato in un libro fotografico. Nel luglio del 2013, gli artisti hanno voluto fare da guida ai tanti appassionati d'arte urbana, spiegando il senso di ogni figura ed organizzando un happening nel bel mezzo dei quartieri.[MORE]

 

La maggior parte degli esseri geometrici tracciati sui portoni dei palazzi hanno uno sfondo blu o rosso ed essi sono i colori che ne fanno da padroni in tutta la zona, essendo i colori che rappresentano i Quartieri Spagnoli. Percorrendo queste stradine è possibile imbattersi anche nei proprietari di questi portoni o garage che ospitano le opere, i quali ci spiegano come vedendo all'opera i writers non hanno potuto fare a meno di chiedere di dipingere anche la propria porta dei bassi o la propria bottega. Ed è proprio questa la potenza dell'arte urbana: perchè con un po' di fantasia può essere capita e compresa da tutti senza sapere nemmeno un po' di arte contemporanea.


Fotografando queste opere potrete notare quanta incuria ed abbandono c'è a pochissimi metri dalla zona turistica per eccellenza e quanto un quartiere può trasformarsi in una roccaforte di pregiudizi e false apparenze, portata avanti da chi non ha mai mangiato una pizza o una sfogliatella in questo reticolato di case e panni stesi.


Quore spinato è proprio questo: perchè mentre cercavamo un'opera in particolare alcuni residenti del luogo ci hanno spiegato un po' di storia ed accompagnato nella stradina, raccontandoci l'importanza storica e culturare dei quartieri con quell'enfasi che neanche una guida turistica. Ed una donna anziana, mostrando con orgoglio il dipinto sulla porta della sua casa, ci ha aperto il suo basso ed offerto un pezzo di crostata appena sfornata, superando tutte quei confini e quei timori psicologici da rione popolare.
Marketing esperenziale e dell'accoglienza? Molto di più! I quartieri spagnoli coinvolgono e catturano senza se e senza ma, esattamente come l'arte urbana di Cyop&Kaf.

 

Foto ed articolo di Nicoletta de Vita


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