In Italia 7 milioni di 'bamboccioni'
Politica

In Italia 7 milioni di 'bamboccioni'

mercoledì 26 maggio, 2010

Celibi, prevalentemente maschi, sempre piu' spesso per problemi economici, ma uno su cinque non lavora e non studia. Parliamo giovani tra i 18 e i 34 anni che vivono ancora insieme ai genitori.
E' il risultato del rapporto Istat 2009, secondo cui poco piu' di due milioni di giovani, ossia il 21,2 per cento degli under 29, risulta fuori dal circuito formazione-lavoro: in pratica non studia e non lavora. Un dato che e' poco meno del doppio rispetto alla media dei paesi Ocse.[MORE]
E' il fenomeno chiamato 'Neet', ossia 'Not in education, employment or training', che aumenta di anno in anno con la progressiva uscita dei giovani dal mercato del lavoro. Tra il 2008 e il 2009 i giovani tra i 20 e i 24 anni classificabili come 'Neet' sono aumentati del 13 per cento, e nel sud sono il 30,3% (contro il 14,5% del nord). E sono sempre piu' scoraggiati: l'incremento dei giovani 'Neet' in condizione di inattivita' per la rinuncia alla ricerca attiva di un lavoro e' sensibile nel 2009. La difficolta' di trovare un'occupazione tiene 436.000 giovani, gia' fuori dei canali di istruzione e formazione, lontano dal mercato del lavoro, almeno quello regolare.
Tra i giovani 'bamboccioni' prevalgono i ragazzi: tra i 30 e i 34 anni piu' di un terzo dei celibi non lascia la casa dei genitori, contro un quinto delle nubili. Italia spaccata anche in questo: al sud i giovani sotto i 34 anni che vivono in casa sono i due terzi del totale, contro la meta' del nord-est.
Forse l'Italia non è un paese per giovani. Ma la colpa è solo ed esclusivamente dei giovani?

 


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