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L'Aquila, rubata reliquia di papa Giovanni Paolo II

Valentina Dandrea
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L'Aquila, rubata reliquia di papa Giovanni Paolo II
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L'AQUILA, 27 GENNAIO 2014 - Nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 gennaio 2014 è stata rubata una reliquia di Papa Wojtyla custodita nel santuario di San Pietro dalla Ienca, ai piedi del Gran Sasso, un luogo molto caro al Papa polacco. Sono state portate via un'ampolla contentente del sangue di Giovanni Paolo II ed una croce.

Le indagini sono in corso da due giorni, la procura della Repubblica ha aperto un fascicolo sul caso ed i Carabinieri hanno eseguito sopralluoghi e rilievi passando al setaccio sia il santuario sia l'area circostante, utilizzando anche cani "cerca-persone". Secondo le ricostruzioni i ladri sarebbero entrati da una finestra laterale, dopo aver segato le sbarre dell'inferriata.

Il furto della reliquia è gravissimo, come ha dichiarato Pasquale Corriere, promotore delle iniziative di rilancio turistico del Gran Sasso incentrate su papa Wojtyla, dato che l'ampolla contenente il sangue di papa Giovanni Paolo II è una delle pochissime (solo tre) presenti al mondo. Ma si teme che i ladri si siano già disfatti dell'oggetto sacro. Gli autori del sacrilegio andranno, in ogni modo, rintracciati e puniti severamente. Si ipotizza che il furto sia stato commissionato per scopi ben precisi.

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Non si esclude la pista satanica, dal momento che dal 25 al 29 gennaio si evoca il demone Volac, che il 27 gennaio è il giorno della memoria dell'olocausto, che spesso include risvolti satanici, ed il 1 febbraio si celebra il capodanno di Satana.

Come spiega il coordinatore nazionale dell'osservatorio Antiplagio Giovanni Panunzio"Secondo gli adoratori del diavolo tale data rappresenta la nascita, le origini: quindi in questa fase dell'anno il sangue e la croce sono oggetti emblematici da profanare, sia per la religione cattolica che per quella ebraica. Il mercato dei simulacri religiosi nelle sette sataniche è particolarmente fiorente e i simboli sacri senza un particolare valore artistico, ma unici, come quelli trafugati all'Aquila, vengono pagati decine di migliaia di euro. Anche il ricatto e l'eventuale richiesta di un riscatto possono rientrare in quest'ottica criminale"

Inoltre la chiesetta di San Pietro della Ienca, ai piedi del Gran Sasso, è spesso stata luogo di vistia di papa Wojtyla, tanto da essere stata designata nel 2011 come suo "santuario". Dopo la santificazione del papa, prevista per il 27 aprile 2014, potrebbe diventare una vera e propria meta di pellegrinaggio per fedeli e tursiti.

Valentina D'Andrea


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Scritto da Valentina Dandrea

Giornalista di InfoOggi

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