L'Arcivescovo metropolita Mons. Vincenzo Bertolone ha ordinato cinque giovani diaconi
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L'Arcivescovo metropolita Mons. Vincenzo Bertolone ha ordinato cinque giovani diaconi

martedì 17 gennaio, 2012

CATANZARO, 17 GENNAIO 2012- Lunedì 16 gennaio, nella solennità della Traslazione delle ossa di Sant’Agazio centurione e martire, che rievoca l'arrivo miracoloso al lido di Squillace delle sante reliquie, nella Concattedrale di Squillace l’Arcivescovo metropolita Mons. Vincenzo Bertolone ne ha ordinato diaconi cinque giovani seminaristi. Si tratta dei fratelli Antonio ed Alessandro Severino, appartenenti alla comunità parrocchiale di Sant’Janni di Catanzaro, di Antonio Lupia, della comunità di Sersale, di Alessadro Nicastro, della comunità di Chiaravalle Centrale, e di Salvatore Gallelli della comunità di Zagarise.[MORE]

 

I cinque candidati hanno vissuto questo evento di grazia assieme al clero, ai diaconi, alle comunità parrocchiali di appartenenza e alla comunità diocesana tutta. Presenti alla sacra ordinazione anche il vescovo emerito della diocesi, Mons. Antonio Cantisani, il vicario generale, Mons. Raffaele Facciolo, il prefetto e il questore di Catanzaro, Antonio Reppucci e Vincenzo Roca, il Comandante della Legione Carabineri Calabria, generale Adelmo Lusi, il sindaco di Squillace, Guido Rhodio, i sindaci dei rispettivi comuni dei candidati e numerose autorità istituzionali.

 

«Per vivere come consacrati a Dio - così si è rivolto l’arcivescovo Bertolone ai candidati - è indispensabile che vi adoperiate per diventare ogni giorno di più “uomini spirituali”, cioè persone che orientano la vita al Padre e ne fanno un’offerta ininterrotta in Cristo e un inno di intercessione per gli uomini. Alimentate la vostra fede con l’ascolto e l’annuncio della Parola di Dio, della quale dovete essere i primi uditori e i primi destinatari.

 

Vi consegno i piccoli ed i poveri perché possiate far sperimentare loro la tenerezza di Dio che si fa premura delle loro necessità attraverso di voi: non accontentatevi di sopperire solo ai loro bisogni primari, ma andate oltre per dare anche a loro, come faceva il diacono Stefano, la gioia della Parola di Dio! Andate per le strade ad incontrare l'uomo che cammina affannato dietro sotto il peso dei tanti problemi che lo assillano; ascoltate il suo gemito, date a tutti la Buona Notizia di Gesù ed asciugate qualche lacrima».

 

Tanta la commozione delle famiglie dei cinque giovani e di tutti i fedeli presenti che hanno partecipato con fede al sacro rito.

I diaconi sostenuti dalla grazia sacramentale nel ministero della liturgia, della predicazione e della carità, serviranno il popolo di Dio, in comunione col Vescovo e il suo presbiterio. Potranno, infatti, amministrare il Battesimo, distribuire l’Eucaristia, assistere e benedire le nozze, portare il viatico ai moribondi, proclamare la Sacra Scrittura per istruire i fedeli, presiedere al culto e alla preghiera dei fedeli, amministrare i sacramentali e dirigere il rito funebre.

Giovanni Scarpino

 


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