L'incanto della storia popolare: intervista a Cesare Basile
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L'incanto della storia popolare: intervista a Cesare Basile

lunedì 9 marzo, 2015

VITERBO, 9 MARZO 2015 - Prossimi all'uscita del nuovo lavoro discografico di Cesare Basile vi proponiamo un'intervista tanto breve quanto esaustiva.
Tu prendi l'amore che vuoi e non chiederlo più uscirà il prossimo 16 Marzo e verrà pubblicato sia su CD (Urtovox Rec con distribuzione Audioglobe) che in vinile (La Fionda Rec / Overdrive Rec) reperibile esclusivamente sul mailorder di Overdrive in edizione limitata con vinile colorato e ai concerti di Cesare Basile.
Buona lettura!

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Durante la tua carriera ti sei trasferito in diverse città ed hai suonato con decine di artisti diversi, c'è un evento o un luogo che ricordi con particolare soddisfazione?
Probabilmente un concerto a Belgrado. Ero in tour con Robert Fisher, di Willard Grant Conspiracy. A fine serata un ragazzo viene da me e mi chiede in che lingua canto, gli rispondo che alcune canzoni sono in siciliano e lui mi dice: non smettere di cantare in siciliano, è bellissimo anche se non ci capisco niente.

Perché ad un certo punto della tua carriera hai intrapreso la strada cantautorale?
Io ho sempre scritto e suonato le mie canzoni, ho sempre voluto raccontare storie. Non credo ci sia una "strada cantautorale". Mi guardo intorno, mi faccio sorprendere dalle storie e le canto.

Come nasce il supergruppo de I Caminanti?
Detta così sembriamo gli X Men. Più semplicemente ci piace ritrovarci e giocare con le mie canzoni. Ci lega una profonda stima dell'altro e l'amore per la strada.

Il tuo nuovo disco cosa eredita dai tuoi lavori precedenti?
Le questioni insolute, le idee che non sono riuscito a mettere a fuoco, l'incompiuto che c'è in ogni lavoro e che passa a quello successivo. 

Parlaci un po' delle storie che si trovano in "Tu prenditi l'amore che vuoi e non chiederlo più".
Sono le poesie nascoste negli angoli di esistenze minute. La storia sotteranea, popolare, che non trova posto nei programmi ministeriali ma che restituisce ai fatti tutta la ferocia che regola i rapporti fra esseri umani.

Cosa rappresenta la copertina con un rosario legato ad una fionda ?
Le promesse che fai a te stesso da bambino e gli amuleti che tieni in una tasca per provare a mantenerle quelle promesse.

Dopo molti anni cosa ti spinge ancora a scrivere musica?
La certezza che non voglio un padrone, nè per me, nè per altri.

Cosa ne pensi dell'odierno panorama cantautoriale italiano?
Non saprei. Fatte alcune eccezioni, mi sembra girare a vuoto.

Saluti i lettori di GrooveOn consigliandogli tre album da ascoltare?
Nick Cave, The first born is dead. Rosa Balistreri, Noi siamo nell'inferno carcerati. Townes Van Zandt, For the sake of the song.

 

Leggi anche: Il 16 marzo esce il nuovo disco di Cesare Basile e ad Aprile il suo vinile in edizione limitata CLICCA QUI

 

Federico Laratta

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