La coprofagia nel cane: cause e possibili rimedi
Aaron pensieri a 4 zampe Lazio

La coprofagia nel cane: cause e possibili rimedi

lunedì 27 giugno, 2016

ROMA - "Ciao Aaron,
mi chiamo Valeria e ti scrivo per chiederti un consiglio. Il mio Lord, cane Corso di cinque anni, ha iniziato a mangiare le sue deiezioni. Mio marito è convinto che lo faccia per fame e sostiene che andrebbe aumentata la quantità di cibo giornaliera. Tu cosa ne pensi?".

Per fortuna le persone dispongono del diritto costituzionale di esprimere liberamente il proprio pensiero, però, in alcuni casi, quando non si hanno le competenze necessarie, sarebbe preferibile tacere e documentarsi. Il luogo comune che alcuni cani mangino le loro feci per fame o per mancanza di minerali, è ampiamente superato. 

Le cause della coprofagia - è questo il termine che identifica il comportamento animale che consiste nell'ingoiare escrementi propri o altrui - possono essere molteplici e va effettuata un'attenta analisi affinché si possa correggere tale atteggiamento. Alla base del problema comportamentale c'è sempre, o quasi, un disagio che il cane manifesta tranne nel caso in cui Fido mangi le proprie feci o quelle di altri animali, perché in esse vi sono residui non completamente digeriti e che risultano particolarmente appetibili. Anche nel caso di parassiti intestinali, alcuni elementi potrebbero essere stati non interamente digeriti dall'organismo e il cane tende ad ingurgitare gli escrementi. [MORE]

A volte, la coprofagia si manifesta a seguito di isolamento sociale o di privazione delle esperienze ed è determinata dalla noia e dall'apatia. Il cane, non avendo dunque altri stimoli, potrebbe mangiare le proprie feci. Altre cause, invece, potrebbero dipendere da un errato processo educativo nel quale il cane risulta esasperato, ha timore di sporcare nel posto inappropriato e cerca di non far trovare i propri bisogni in casa per paura di suscitare reazioni da parte del suo proprietario. In alcuni casi, come quello di una madre che ripulisce la tana dai bisogni dei propri cuccioli, l'atteggiamento è del tutto inquadrato in una situazione di "normalità". 

Quanto ai possibili rimedi per risolvere il problema comportamentale della coprofagia, bisogna prima di tutto rivolgersi ad un medico veterinario o ad un consulente cinofilo esperto del comportamento animale e, dopo aver stabilito le cause, si intraprenderà l'appropriata azione correttiva. Ad esempio, se all'origine del gesto vi è la noia o una privazione delle esperienze, si procederà con l'aumento delle attività fisiche che, come ampiamente sostenuto in altre occasioni, sono un toccasana per il benessere psico-fisico del vostro amico a 4 zampe. 

Io consiglio sempre di evitare le punizioni perché tendono ad accrescere il senso di frustrazione dell'animale e a dar luogo ad un circolo vizioso nel quale i sintomi del problema possono scomparire, ma agendo soltanto sui sintomi, non ne curerete la causa e, pertanto, saranno sempre pronti a riaffiorare in superficie. 

Aaron 


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