"La Fornero al Cimitero" su t-shirt, innesca la polemica tra Ministro e Diliberto
ROMA, 22 MARZO 2012- Tutto è partito da una fotografia scattata ieri e pubblicata su Internet che immortalava una signora bionda che manifestava davanti al Palazzo Chigi, indossando una maglietta con la scritta 'Fornero al cimitero'. Lo scatto, tuttavia, non si limita a questo, ma la manifestante è stata ritratta mentre è abbracciata da Oliviero Diliberto, segretario nazionale del Pdci, in passato ministro della Giustizia. Tutto ciò ha indotto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero a commentare così l'accaduto, "Provo profondo disgusto e sdegno e denuncio l'irresponsabilità di simili comportamenti e non soltanto perché mi trovo a essere l'oggetto di questi slogan. Un Paese come l'Italia merita politici in grado di interpretare e guidare con equilibrio e senso dello Stato le istanze dei cittadini. Penso che un ex membro del Parlamento italiano non sia legittimato a parlare di "norme di civiltà" quando adotta simili comportamenti. L'ex deputato ritratto in quella fotografia di certo non era degno di nessuno dei ruoli pubblici ricoperti".
Fornero ha definito quello di Diliberto un "sorriso partecipe e compiaciuto". La prima replica di Diliberto è stata che tutto è avvenuto a sua insaputa, "Vorrei tranquillizzare tutti. Ieri la foto in questione, durante il presidio per l'articolo 18, è stata fatta perché la figlia di quella lavoratrice ha dato un esame all'università (Diliberto insegna diritto romano a La Sapienza) con me e ha preso 30". Concludendo che, "È ovvio che non mi ero accorto della maglietta e me ne dispiaccio".
[MORE]
Tuttavia, la posizione di Diliberto diventa più pungente alla Zanzara su Radio 24, "La Fornero mi sembra un po' nervosa. Il fatto che la Cgil non abbia firmato l'accordo sul lavoro la innervosisce e alza il tiro su argomenti come quello della maglietta per non parlare delle misure del governo. Dovrebbe essere lei a chiedermi scusa per le parole che ha usato su di me". Il segretario ha continuando, sostenedo che, "Fornero è intervenuta prima di quello che io ho dichiarato. Se io fossi stato la Fornero avrei fatto almeno una telefonata per accertarmi della realtà dei fatti prima di fare certe dichiarazioni. Io non ho nulla di cui scusarmi, non indossavo la maglietta".
La polemica in merito alla questione si è fatta più accessa in serata. "Anche con Marco Biagi - ha commentato l'ex ministro leghista - era cominciata così, con una sinistra intollerante che in piazza istigava all'odio e alla violenza. Diliberto si scusa (?), ma solo dopo essere stato preso con le mani nel sacco. A proposito di cattivi maestri...", scrive Roberto Maroni in un post su Facebook.
(Fonte: Ansa)
Rosy Merola
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.