MILANO – Spesso sociologi ed esperti della società hanno più volte affermato che in Italia l’istruzione è affidata alla televisione.
Altri invece, specie durante manifestazioni a favore della scuola, hanno gridato che si vuole trasformare l’istruzione in varietà e reality come “Amici” o il “Grande Fratello”.[MORE]
La visione drammatica dell’evoluzione (o involuzione) della scuola ha trovato conferma nelle parole del Ministro dell’Istruzione, Maria Stella Gelmini, che oggi a Milano, durante l’inaugurazione della Fondazione dedicata a Mike Bongiorno, ha affermato testuali parole: “Mike dovrebbe stare nell’ora di educazione alla cittadinanza perché è stato un buon cittadino”, coinvolgendo la scuola in un progetto che ha “lo scopo di individuare e valorizzare i talenti artistici come la trasmissione Bravo Bravissimo” dello scomparso presentatore.
Ma il ministro si è spinto oltre, accomunando il pur bravo Mike addirittura alla Costituzione italiana: “bisognerebbe ricordare lui, quando si studiano i principi della Carta Costituzionale”.
Oltre alla Gelmini erano presenti anche il presidente di Mediaset Confalonieri, il sindaco Moratti e il presidente della Rai Garimberti.
Insomma si è parlato di tutto tranne che di scuola e soprattutto dei suoi problemi, tra cui i numerosi tagli e il fiume di precari rimasti senza lavoro; e a chi ha “osato” chiedere, tra i giornalisti presenti, cosa ne pensasse, ha risposto con un lapidario: “di questo oggi non parlo”.
Cosa ne penserà l’insegnante precaria Maria Carmela Salvo, che da una settimana sta facendo lo sciopero della fame, dell’idea del ministro?
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